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    Cronaca, Porto
    8 Agosto 2020
    Avviato lo stato di agitazione e il blocco delle flessibilità. Mercoledì 19 agosto braccia incrociate
    Port mobility, lavoratori sul piede di guerra: proclamato lo sciopero

    CIVITAVECCHIA – Lavoratori Port Mobility sul piede di guerra: Cgil Filt, Uiltrasporti, Ugl mare e Usb proclamano lo stato di agitazione e annunciano uno sciopero per il 19 agosto.“Le scriventi organizzazioni sindacali – scrivono in una nota Alessandro Borgioni (Cgil), Gennaro Galli (Uiltrasporti), Fabiana Attig (Ugl) e Giancarlo Ricci (Usb) – nonostante i diversi incontri avuti con la società Port Mobility e l’Adsp, alcuni anche congiunti, si trovano a non aver ricevuto risposte soddisfacenti rispetto alle criticità evidenziate. Abbiamo più volte espresso le nostre preoccupazioni rispetto alla gestione della fase covid e come poterne uscire senza conseguenze sul piano economico-occupazionale, e soprattutto come poter riprogrammare il servizio in previsione della ripresa. La nostra speranza era che la gestione protetta del 2020, attraverso il divieto di licenziamento e l’utilizzo degli ammortizzatori, pur tra i grossi sacrifici che stanno vivendo i lavoratori, potesse portare ad una ripartenza per il 2021 con un accordo pluriennale che permettesse all’Adsp di chiedere un servizio adeguato e alla società concessionaria una programmazione delle attività, invece ci troviamo davanti ad un profondo stallo. Le difficoltà economiche dell’ente per un verso e l’incertezza legata alla variabilità, nel contesto che stiamo vivendo, del sistema adottato negli ultimi due anni del chi usa paga ha portato più volte la Port Mobility a parlare di ristrutturazione, con gravi rischi occupazionali. In una fase delicata come questa – tuonano i sindacati – non possiamo correre il rischio di perdere un solo posto di lavoro, la strada che si è intrapresa purtroppo ha il percorso segnato, se non vi sarà un’inversione di tendenza e le basi per fare questo si devono gettare ora, ci troveremo a gestire un consistente numero di esuberi. Un ulteriore aggravio delle condizioni economiche dei lavoratori si è verificata con la mensilità di luglio, dove la società ha deciso di non anticipare più la cassa integrazione, lasciando i dipendenti in balia dei tempi dell’Inps”.Sono queste le motivazioni che spingono le sigle sindacali ad aprire lo stato di agitazione con blocco di tutte le flessibilità e si proclama una prima giornata di sciopero per mercoledì 19 agosto.

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