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    Economia e Lavoro, Porto
    13 Agosto 2020
    Pronti a presentare proposte per la promo-commercializzazione del territorio
    Crocierismo, ITalian Destination Interface: ‘Soddisfazione per la ripresa delle attività’
    Civitavecchia deve risolvere il problema di largo della Pace e avviare un prodotto turistico dedicato al crocierismo

    CIVITAVECCHIA – Italian Destination Interface, rete di imprese dei tour operator del crocierismo internazionale esulta per il riavvio del crocerismo internazionale, dopo il lungo periodo di fermo dovuto all’emergenza Covid-19 che ha bloccato i traffici crocieristici generando grandi problematiche per le presenze turistiche sul territorio e, di conseguenza, sull’occupazione.

    “Abbiamo appreso con soddisfazione che il 17 agosto ripartiranno le crociere e MSC potrà imbarcare fino ad 800 passeggeri – dichiara Marco Maurelli, Amministratore di IDI – e forse per settembre attediamo anche COSTA CROCIERE. Il nostro maggiore auspicio è la ripartenza anche del cosidetto ‘flusso del crocierismo indipendente’ che ammontava al 50% sino al 2019 per far si che l’altra parte di utenza sia orientabile sui territori. Siamo sicuri che il porto di Civitavecchia tornerà ben presto al suo primato in Italia ed in Europa ormai consolidato, un ruolo di primo piano meritato sul campo. Siamo pronti a presentare le nostre proposte per la promo-commercializzazione del territorio sulla tematica del crocierismo a vantaggio di tutti i territori coinvolti, con i quali abbiamo già iniziato a lavorare. Con loro intendiamo avviare un progetto turistico complessivo che punti al miglioramento della qualità dell’accoglienza turistica del territorio,  alla formazione ed alla nuova progettualità turistica di sistema. Un percorso, questo, che come è noto, non è mai stato rappresentato da oltre circa 25 anni: noi intendiamo finalmente porlo in essere sostenendo il turismo e lo sviluppo del territorio nei vari termini, anche con il coinvolgimento della Regione Lazio e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale”.

    Prossimo step della Rete sarà l’organizzazione, prevista per il mese di ottobre, di un tavolo tecnico-operativo per capire quali sono i servizi che potranno essere messi in campo dalle singole realtà nel quale saranno coinvolte tutte le istituzioni e le realtà territoriali interessate dal progetto.

    “In questo scenario di ripresa, – osserva Maurelli – l’unica perplessità resta la questione di Largo della Pace a Civitavecchia, che ancora non vede soluzione, e che secondo noi rappresenta un nodo fondamentale nello sviluppo del turismo crocieristico internazionale di Civitavecchia che, invece, avrebbe tutte le carte in regola per confermarsi come primo scalo d’Europa in relazione alle persone coinvolte”.

    Per IDI, infatti, su Civitavecchia mancherebbe ancora un prodotto turistico dedicato al crocierismo che deve essere costruito unitamente alle compagnie armatoriali e ai tour operator.“

    A Civitavecchia, Hub del crocierismo, – ribadisce – si unisce il territorio della Tuscia con Viterbo, città dei Papi e del termalismo, Vasanello, Tarquinia, Montefiascone, Civita di Bagnoreggio sul quale la RETE IDI sta lavorando per organizzare un’offerta turistica integrata e commercializzabile, da collocare in vendita sui principali mercati di riferimento; i comuni di Santa Marinella, con il Castello di Santa Severa, sicuro baricentro e bene museale ed archeologico di primissimo piano, con il Comune di Cerveteri già patrimonio Unesco con la sua Necropoli e con le sue attrattive archeologiche; Tolfa e Allumiere con i meravigliosi paesaggi collinari e con l’organizzazione negli anni di consolidate iniziative turistiche di primo piano e ormai punto di riferimento ed attrattiva di questo territorio.   Raccogliamo l’invito della Regione Lazio e di Ruberti a lavorare attorno al Castello di Santa Severa, baricentro della promozione del territorio ma è necessario rendere promo – commercializzabile il prodotto turistico  per riempire di contenuti l’offerta turistica e collocarla sul mercato con una strategia turistica di breve e medo periodo Post – Covid 19 – prosegue Maurelli –  Riteniamo sia utile partire da un brand territoriale forte per rendere maggiormente visibile l’offerta turistica e promuoverla sui mercati internazionali del turismo”.