logo
    Cronaca, Sanità
    1 Settembre 2020
    Partiti i test anche per gli imbarchi. Quintavalle: «Abbiamo chiesto degli aiuti che ora arriveranno»
    Covid, fine settimana di fuoco al porto: adesione al tampone rapido del 45%

    Fine settimana di fuoco al porto dove tra sabato e domenica sono stati eseguiti 4545 tamponi al drive-in del porto, circa 3mila soltanto domenica. Intanto ieri sono partiti anche i test in imbarco per la Sardegna, sempre su base volontaria. I passeggeri potranno effettuare i tamponi rapidi presso la postazione di largo della Pace, muniti del biglietto di imbarco dalle 13 alle 17. In caso di tampone rapido positivo al passeggero sarà effettuato il tampone molecolare. La postazione sembra aver retto l’impatto dell’ultimo week end di agosto, il peggiore dal punto di vista dei rientri. Soltanto nella serata di domenica sono stati eseguiti 1344 tamponi di cui 13 sono risultati positivi. Ora gli sbarchi dovrebbero calare ma lo sforzo del personale della Asl Roma 4 è stato enorme. «Abbiamo chiesto degli aiuti – ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle – che ci saranno dati da domani (oggi, ndr). Sicuramente il momento peggiore è quello serale, ora ci aspettiamo una settimana diversa essendo partiti anche i tamponi in fase di imbarco». Nella mattinata di ieri erano 11 le richieste di tampone rapido. «Bisogna ricordare – ha continuato Quintavalle – che i test vengono effettuati su base facoltativa. Ad oggi abbiamo un’adesione che si attesta sul 45% e un’incidenza di positivi molto bassa». Lunghe file per effettuare i tamponi rapidi e lavoro fino a tarda notte per operatori sanitari e volontari di Protezione civile e Croce rossa italiana con l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato che ha parlato di un lavoro enorme anche se ha sottolineato: «Avremmo preferito una modalità diversa di reciprocità, purtroppo non è stata possibile, non per colpa nostra. Ma questo non ci ha fermato. Stiamo preparando anche un documento tecnico. Evidentemente in Sardegna c’è stato un calo di attenzione sulle misure di sicurezza preventive che andavano attuate. Autorità terze dovranno verificare se c’è stato il rispetto delle regole. A noi interessa tutelare la salute dei cittadini. Sta piano piano – ha concluso – calando il numero dei positivi con la diminuzione degli arrivi». Nel Lazio si conferma una prevalenza dei casi di rientro (circa 44%) e calano i casi con link dalla Sardegna (circa 34%). Intanto a Civitavecchia non si sono registrati nuovi casi di covid19 e la città rimane a 13 positivi attuali.