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    Economia e Lavoro
    1 Settembre 2020
    Necessarie politiche attive per favorire l’occupazione
    Dl Agosto, UGL: “Misure del Governo inadeguate”

    “Il cosiddetto decreto-legge ‘Agosto’, oggi in discussione, rappresenta la conclusione di un ciclo che, se da una parte ha assicurato un sostegno al reddito a milioni di lavoratori, non senza difficoltà burocratiche e ritardi inammissibili, dall’altra non ha saputo favorire il rimbalzo tanto atteso del prodotto interno lordo e, con esso, la tenuta occupazionale”.

    E’ quanto dichiara Fiovo Bitti, dirigente confederale UGL, a margine dell’audizione svoltasi in Senato per discutere delle misure contenute nel DL Agosto.

    Secondo il sindacalista il supporto al reddito non sarebbe stato accompagnato da un virtuoso percorso di politiche attive necessarie a favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. A preoccupare anche la carenza di fondi a sostegno della scuola, nonostante l’imminente ripresa delle attività.

    “In cinque mesi il Governo ha messo in campo risorse potenziali per 100 miliardi di euro, – rimarca – senza adottare al tempo stesso misure a medio termine in grado di far ripartire l’economia. E’ evidente che se, al momento, i posti di lavoro sono diminuiti soltanto di 750mila unità, ciò è dovuto principalmente alle limitazioni ai licenziamenti collettivi e individuali. Tale argine, però, è destinato a saltare definitivamente nelle prossime settimane, con tutto quello che ne potrà conseguire sotto il profilo sociale e finanziario”.