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    Cronaca
    24 Dicembre 2020
    Cgil, Cisl e Uil lanciano l’allarme sulle difficoltà dei lavoratori
    Santa Cecilia, sindacati preoccupati dal cluster

    CIVITAVECCHIA – Sette nuovi casi di covid19 a Civitavecchia e quattordici guariti. I positivi attuali in città sono 248. Numeri in diminuzione con la Asl Roma 4 che si prepara al vaccino, un’operazione di proporzioni mai viste. Ieri alcuni rappresentanti dell’azienda sanitaria locale hanno partecipato ad una riunione con il commissario Arcuri e il ministro Speranza, tra gli altri, per un totale di 1200 persone. Nel corso del meeting si è parlato di come affrontare questa enorme operazione che partirà ormai a giorni. Il 27 ci sarà la prima vaccinazione allo Spallanzani. Come al solito le Usca-r supporteranno le Asl, si occuperanno di di Rsa e strutture assistenziali vaccinando ospiti e operatori – parliamo di circa 5mila persone – della Asl Roma 4. Intanto ieri sono stati effettuati nuovamente i tamponi all’istituto Santa Cecilia. Proprio dalla struttura arriva un grido d’allarme dai sindacati. «La Fp Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fpl – spiegano – informano le istituzioni e la cittadinanza della preoccupante situazione che stanno vivendo i lavoratori e le lavoratrici dell’Istituto Santa Cecilia, divenuto nuovo cluster covid 19 della città di Civitavecchia che ha colpito sia i lavoratori che pazienti della Struttura. Si registra ad oggi una carenza di personale infermieristico, i pochi infermieri rimasti in servizio sono obbligati ad effettuare dei turni massacranti per garantire l’assistenza H 24. Ai fisioterapisti sono state imposte ferie d’ufficio (non maturate), nonostante tutti i lavoratori siano in sorveglianza attiva predisposta dalla Asl. Per finire in bellezza l’amministrazione del Santa Cecilia, per dimostrare ai propri lavoratori il riconoscimento per la dedizione dimostrata in questo momento complicato, ha pensato bene – proseguono i sindacati – di pagare solo metà dell’importo delle Tredicesime mensilità. Pur comprendendo le difficoltà legate all’insorgenza del cluster covid 19 e in attesa di essere convocati dall’azienda, auspichiamo in una rapida risoluzione dei problemi per non far pagare, come al solito un prezzo troppo alto alle lavoratrici e ai lavoratori».