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    Società
    7 Febbraio 2021
    COMMENTO AL VANGELO DELLA DOMENICA Guarì molti che erano affetti da varie malattie!

    Don Ivan Leto*

    Si suppone che Gesù e i suoi primi quattro discepoli, dopo aver lasciato la sinagoga, siano entrati nella casa di Simone e Andrea. Ecco la prima scena. La suocera di Simone soffre per la febbre. È a letto e non può godere il riposo sabbatico. Chiedono a Gesù di aiutarla e lui, prendendola per mano, la fa alzare. Il suo gesto di guarigione riceve una risposta immediata dalla donna che si mise a servirli. Il servizio è un tema chiave nella chiamata e nella sequela di Gesù. Violando il precetto del sabato, la suocera di Pietro si comporta come un’autentica discepola, la prima serva di Gesù e dei suoi discepoli. In questo modo trasforma la sua casa in un luogo di servizio. Nella seconda scena, sempre di sabato, le persone aspettano il tramonto del sole per portare i malati a Gesù fino alla porta della casa di Simone. Si possono distinguere tre elementi: in primo luogo, la portata universale della guarigione di Gesù (“tutti” i malati, “tutta” la città, “tutto” il mondo, “tutta” la Galilea); in secondo luogo, la volontà di Gesù di dimostrare che le sue guarigioni sono più importanti del sabato ebraico, un giorno di riposo imposto che non riesce a liberare l’essere umano; in terzo luogo, il fatto che Gesù cura i malati e gli indemoniati, ma non permette che coloro che sono stati guariti vadano proclamando le sue azioni ovunque, perché c’è il rischio che lo facciano in modo inadeguato. Gesù ha ricevuto una missione molto speciale dal Padre, e deve compierla. In questa linea si colloca la terza scena. Fuggendo dalle persone guarite e da quelli che vorrebbero trattenerlo, Gesù si nasconde, si allontana da tutti e svolge un programma missionario creativo a partire dalla propria esperienza di Dio. Si ritira in preghiera, rifiuta la sua popolarità e il trionfo esterno, e si concentra sulla sua missione.

    *Don Ivan Leto

    Parroco di San Gordiano

    Diocesi Civitavecchia – Tarquinia