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    Economia e Lavoro, Energia e ambiente
    17 Febbraio 2021
    Pusceddu e Lo Surdo: la transizione ecologica, per quanto riguarda l’agricoltura, non può essere una opzione ma una certezza

    TARQUINIA – La transazione ecologica per quanto riguarda l’agricoltura non è più una semplice opzione ma una necessaria e dovuta certezza per il futuro. Lo pensano all’unisono il presidente e il direttore di Isvra, Mario Pusceddu e Giorgio Lo Surdo, che commentano positivamente le recenti dichiarazioni del nuovo Governo Draghi.

    “Transizione ecologica è un eufemismo per dire diamoci una mossa, immediatamente – afferma Pusceddu –  Col Governo Draghi, il Ministero dell’Ambiente si chiamerà “per la transizione ecologica. E’ l’ammissione  dei tanti ritardi che abbiamo accumulato, e che ora presentano il conto. I mutamenti climatici fanno ormai danni ovunque, e in tutti i settori della realtà civile ed economica. L’Italia è fra i Paesi più colpiti, perché ha un’economia complessivamente avanzata, ai primi posti del mondo per valore della produzione agricola, dell’export agroalimentare, del turismo internazionale; e perché la conformazione del territorio la espone maggiormente alla frequenza di eventi meteoclimatici estremi.  Siamo il Paese dell’Unione Europea di gran lunga più soggetto all’erosione del suolo, dove più alta e diffusa è l’urbanizzazione con i connessi fenomeni di impermeabilizzazione del suolo e dissesto idrogeologico, dove la somministrazione di antiparassitari agricoli per ettaro, pur ridotta in misura consistente negli ultimi anni, è più elevata”.

    “Tutte queste criticità – ricorda Pusceddu – agricole ed extragricole, sono state recentemente evidenziate (audizione alla Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati del 11 settembre 2020) anche dal prof. Enrico Giovannini, in qualità di portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), già Ministro del lavoro e delle politiche sociali del governo Letta (2013-2014) e ora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti dell’attuale Governo Draghi. I fenomeni climatici estremi registrati  in Italia già nei primi due mesi del 2021 ne sono conferma. L’Agenda 2030 dell’Unione Europea stabilisce diversi obiettivi di “Transizione Ecologica”: limitazione delle emissioni di gas-serra, estensione dell’agricoltura biologica ad almeno il 25% della Sau (superficie agricola utilizzata), difesa della biodiversità”.

    “Ma la prossima Politica  Agricola Comune (PAC) – aggiunge il direttore Isvra Giorgio Lo Surdo  – sembra mettere in primo piano la produttività agricola e i redditi degli agricoltori, e in secondo piano le conseguenze ambientali di tale scelta. Per l’agricoltura italiana – secondo Giorgio Lo Surdo – la sostenibilità ambientale deve essere prioritaria, a sostegno soprattutto dei nostri prodotti agroalimentari “food” di eccellenza, 171 certificati a DOP (denominazione d’origine protetta) e 136 ad IGP (indicazione geografica protetta), oltre ai vini (408 DOP e 118 IGP). La transizione ecologica, per quanto riguarda l’agricoltura, non può essere una possibile futura opzione ma esclusivamente una immediata dovuta certezza”.