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    Amministrazione, Cronaca
    23 Marzo 2021
    La Guardia di finanza ha eseguito un provvedimento ante causam della Corte dei Conti sulla vicenda delle cartelle non inviate e lasciate prescrivere dall'ex liquidatore di Hcs
    Tia 2012, sequestro da 1,4 milioni a Micchi e Rapalli
    Grasso: ''Risultato della mala gestio denunciata dal sottoscritto. Ora attenti a non fare lo stesso con Csp''

    CIVITAVECCHIA – I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione della Procura Regionale per il Lazio della Corte dei Conti, hanno eseguito un decreto di sequestro conservativo ante causam nei confronti di Carlo Maria Micchi e Riccardo Rapalli, rispettivamente liquidatore e dirigente pro tempore di Hcs e del controllo analogo del Comune di Civitavecchia, ritenuti responsabili di un danno di oltre 2 milioni di euro per le casse dell’ente locale.

    Il provvedimento scaturisce da accertamenti delegati dalla magistratura contabile alle Fiamme Gialle della Compagnia di Civitavecchia, da cui sono emerse condotte illecite nella gestione della società cui era stata affidata la riscossione di tributi.  A gennaio dello scorso anno la Procura Regionale aveva emesso un invito a dedurre nei confronti dei due per aver omesso di avviare la procedura di esazione coattiva dei crediti nei confronti dei cittadini morosi della Tassa di Igiene Ambientale per il 2012.

    Il provvedimento di sequestro ha riguardato immobili, motocicli e autovetture di lusso, tra cui una Porsche Carrera, per un importo di circa 1,4 milioni di euro.

    GRASSO: “RISULTATO DELLA MALA GESTIO DI MICCHI E DELLA POLITICA M5S/COZZOLINO DENUNCIATA DAL SOTTOSCRITTO. ORA ATTENZIONE A NON FARE LO STESSO CON CSP” – «Il provvedimento reso noto oggi dalla Gdf fa seguito ad una vicenda di cui mi occupai da consigliere comunale portandola all’attenzione della massima assise cittadina e dell’allora sindaco Cozzolino che, come era solito fare, mi irrise insieme allo stesso Micchi che poi, al momento di dimettersi dall’incarico di liquidatore di Hcs, cercò di scaricare sul suo successore l’incombenza di notificare le cartelle che nel frattempo si erano già prescritte. Per questo, da assessore alle partecipate, chiesi agli uffici preposti di avviare un’azione di responsabilità nei suoi confronti, così come per Civitavecchia Infrastrutture, e mi venne risposto che si attendeva l’esito del giudizio contabile. Oggi, in attesa che ciò avvenga, il provvedimento su disposizione della Corte dei Conti conferma intanto come sia Micchi che lo stesso Cozzolino, che era il capo dell’amministrazione e rappresentava il socio unico dettandone la linea, avessero ben poco da ridere soprattutto nei confronti dei cittadini e della pubblica amministrazione. Come allora segnalammo i rischi che si prospettasse un danno all’Erario, allo stesso modo oggi non vorremmo che ci si venisse a trovare in una condizione analoga rispetto a quanto sta avvenendo per Csp, con riferimento alla linea assunta negli ultimi mesi dal socio unico». Lo dichiara il presidente della Svolta ed ex assessore alle Partecipate Massimiliano Grasso.

    I FATTI – Il 17 febbraio 2018 Civonline.it diede notizia della indagine avviata dalla Procura della Corte dei Conti su un possibile danno erariale da quasi 3 milioni di euro causato dalla gestione del liquidatore Micchi che avrebbe fatto prescrivere crediti tributari relativi alla Tia 2012.

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