logo
    Cronaca
    24 Marzo 2021
    Levata di scudi dal territorio contro l'ipotesi sempre più concreta del turbogas
    Enel, è bufera dopo le dichiarazioni del direttore Italia Tamburi
    Il sindaco Tedesco: ''Rimane irrisolto il nodo di una chiarezza complessiva su ciò che la spa vorrebbe fare a Civitavecchia. Aspettiamo risposte concrete sulle rinnovabili in una città che merita un ruolo da protagonista''

    CIVITAVECCHIA – Bufera politica alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate mezzo stampa dall’ad di Enel Italia Carlo Tamburi.

    Il sindaco Ernesto Tedesco dichiara “Ho letto l’intervista di Tamburi e finalmente si parla di Civitavecchia. Eravamo già a conoscenza, per averle ascoltate da Enel anche in vari incontri pubblici, delle intenzioni dell’azienda sul potenziale utilizzo di aree del sito di Torre Valdaliga Nord per attività logistiche. Rimangono in piedi però altri temi e la inderogabile necessità che ogni percorso non avvenga sopra la testa del territorio e senza il suo diretto coinvolgimento. Rimane in piedi il fondamentale problema ambientale e quello ancora insoluto dell’occupazione e del ruolo di Enel nello sviluppo del territorio. Rimane insomma irrisolto il nodo di una chiarezza complessiva su ciò che Enel vorrebbe fare a Civitavecchia. Intanto però, in un momento in cui si concretizza un ministero alla Transizione ecologica e anche la Regione Lazio si allinea con un assessorato parallelo, ritengo che Civitavecchia abbia tutto il diritto ad avere un ruolo primario in questo processo che l’Ue, in primis, ci chiede in tema di energie alternative. Non bisogna dimenticare che le prospettive rispetto al Pniec dal 2018 sono cambiate radicalmente e che il consiglio comunale si è espresso in tema di utilizzo dei fossili sul nostro territorio. Aspettiamo quindi  risposte concrete sulle rinnovabili in una città che merita un ruolo da protagonista in questo orizzonte e sono certo che attraverso e con la Regione, in particolare dopo il tavolo di lunedì, tutto il territorio potrà rapportarsi con il governo centrale sul suo futuro, compresa la transizione energetica”.

    “È arrivata finalmente la risposta di Enel nei confronti del nostro territorio: le centrali a turbogas si faranno. Niente idrogeno (di qualsiasi tipo), niente progetti per il porto, niente di niente”. Inizia così una nota dei Giovani democratici di Civitavecchia in cui spiegano che per mesi la città si è unita, le discussioni si sono accese e “hanno portato all’attenzione di tutti la necessità che Civitavecchia ha di abbandonare definitivamente la servitù energetica, dopo quasi 70 anni. Per mesi le risposte non sono arrivate poi d’incanto: il direttore generale Carlo Tamburi conferma dalle pagine del Messaggero che il procedimento di trasformazione non solo andrà avanti ma che è anche l’unico preso in considerazione. I nostri nonni, i nostri genitori hanno vissuto il mostro Enel – incalzano i Gd – lo hanno visto distruggere la salute dei propri cari, si parla di centinaia e centinaia di morti per tumore nel comprensorio. La vocazione turistica dimenticata e sacrificata per essere poco più di un casello autostradale. La nostra posizione di Giovani Democratici di Civitavecchia è nota da sempre: no”. Per i giovani dem ora più che mai è necessario ribadire un secco no “a qualsiasi tipo di nuova centrale o compensazione che derivi da queste. Basta – concludono – inquinamento, basta morti, basta sfruttamento del territorio”.

    Sul tema è intervenuta anche Stefania Pomante, segretaria generale della camera del lavoro Cgil locale. “Non possiamo fare a meno di contestare alcune delle affermazioni che il direttore espone. Noi non crediamo che in 20 chilometri di costa – tuonano dal sindacato – sia necessaria la presenza di 3 centrali termoelettriche alimentate a gas per garantire la tenuta della rete, e questo tanto più in un momento in cui lo stesso ministero alla transizione ecologica pone sul piano della discussione la revisione del Pniec, necessaria per adeguarlo ai nuovi obiettivi europei. Conseguentemente crediamo che la riconversione di Torre Valdaliga Nord passi per la bonifica del sito, e coerentemente con i nuovi obiettivi comunitari vada verso una produzione energetica da fonti rinnovabili e, data la sua collocazione sulla costa, a fianco del fotovoltaico l’eolico off-shore dovrà avere un ruolo prevalente. Ma l’eolico off-shore non è nell’orizzonte delle dichiarazioni del direttore. Nessuno sul territorio pensa di sostituire l’alimentazione a gas di Tvn con una irrealistica alimentazione ad idrogeno, e dire questo, associandolo ad una occupazione di suolo improponibile, seppure per negarne la possibilità, rappresenta semplicemente un elemento di confusione”.

    La Cgil si dice convinta del fatto che la riconversione di Tvn debba “semplicemente traguardare gli indirizzi energetici e di ripresa europei. In linea con quanto sta avvenendo altrove, noi proponiamo che Tvn diventi un centro per le energie pulite, alimentato da un parco eolico galleggiante e da fotovoltaico dedicati a tale scopo, e che si utilizzi l’energia prodotta, compreso idrogeno verde ottenuto dalle rinnovabili, nella alimentazione del contiguo porto, espandendo la proposta espressa dal territorio e formalizzata in ZEPHyRO quale progetto pilota (“Porti Verdi” nell’intervista) alla riconversione ambientalmente sostenibile dell’intera portualità di Civitavecchia. Questa – conclude Pomante – è la strada che proponiamo per il futuro, i fondi ci sono (Next Generation EU, IPCEI), c’è bisogno della necessaria ambizione della politica e delle aziende per accedervi”.

    Comitato No al fossile –  “Non sappiamo – tuonano dal Comitato No al fossile – se quella di Tamburi sia ignoranza, malafede o voglia di buttarla in caciara, come si dice dalle nostre parti. Quello che è evidente però è che il disco rotto del dirigente non si è ancora aggiustato. Ciò premesso, alle argomentazioni tecniche, per la verità piuttosto vaghe, utilizzate dal direttore di Enel Italia risponderanno come sempre i tecnici e gli scienziati con cui i comitati di Civitavecchia si confrontano ormai da anni e che, a differenza di certi manager, non guardano alla preistoria, ma al futuro e alle nuove generazioni. A noi interessa invece rispondere alle provocazioni di Tamburi (perché di questo si tratta) ricordandogli ancora una volta che Civitavecchia non è una colonia di Enel e che se in passato i piani della sua azienda hanno trovato sponde in una classe dirigente locale complice e mediocre, oggi le cose sono decisamente cambiate, soprattutto nella capacità di analisi e di visione di movimenti e società civile. Ricordiamo a Tamburi che, esattamente 18 anni fa (era il 25 marzo 2003) la sua Enel si portava a casa il voto favorevole della maggioranza del consiglio comunale di Civitavecchia sulla riconversione a carbone di Tvn. Anche in quel periodo manager illuminati e avvocati “progressisti” ci parlavano di tecnologie all’avanguardia a tutela dell’ambiente (la balla del carbone pulito) e di posti di lavoro garantiti. Oggi, a distanza di pochi anni da quell’indecente vicenda, i posti di lavoro sono diminuiti e altre centinaia rischiano di perdersi a causa di piani nazionali sballati e fuori tempo massimo, mentre la situazione sanitaria e ambientale del nostro territorio è talmente sotto gli occhi di tutti (tranne forse di Tamburi, che chissà dove abita) che non vale neanche la pena stare qui a ribadirla. E, proprio sul fronte del lavoro, ricordiamo a Tamburi – che sul tema non spende neanche una parola -, che la riconversione a gas di Tvn determinerà la perdita di oltre 500 posti di lavoro in pochi anni: un prezzo che Civitavecchia non è davvero disposta a pagare. La faccia tosta di Tamburi non è però totalmente fuori luogo. A dare solidità e senso ad argomentazioni che altrimenti meriterebbero solo fragorose risate, c’è infatti il pessimo Piano Integrato Energia e Clima ancora che vede ancora nel gas una risorsa indispensabile per avviare una finta transizione ecologica la quale, tra le altre cose, condannerà il nostro territorio ad un futuro di inquinamento, disoccupazione e rinnovato servilismo coloniale. Contro questo disegno perverso e dannoso, a 18 anni dalle bugie del carbone, la città ed il suo comprensorio hanno già risposto in coro: ambiente, salute e lavoro non passano dal gas. Tamburi ne prenda atto – concludono dal Comitato – si sieda ad un tavolo e la smetta per sempre di immaginarsi viceré di territori complessi e a lui evidentemente sconosciuti”.

    Le parole di Tamburi non sono piaciute nemmeno a Devid Porrello (M5S). “Ho letto con sgomento –  dice il consigliere regionale pentastellato e vice presidente del consiglio regionale – l’intervista al dg di Enel Carlo Tamburi nella quale il direttore del colosso Energetico dimostra di non aver compreso la necessità di una transizione energetica anche per Civitavecchia. Non fa un servizio alla collettività sostenendo l’impraticabilitá dell’idrogeno ed elogiando la sostenibilità di una centrale a turbogas, non lo fa sicuramente a chi da decenni lotta contro le conseguenze sulla salute delle scelte passate di Enel. Qualsiasi macroprogetto con un impatto sul territorio, come nel caso di impianti energetici, deve passare per un confronto pubblico con i comitati ed un dialogo franco ed equilibrato con i sindacati, le associazioni di settore dell’indotto e la politica locale, tutte buone pratiche che Enel ha saltato con lo scopo di non esporre le contraddizioni delle proprie posizioni sul futuro di Civitavecchia e del comprensorio. Lo sviluppo sostenibile – conclude Porrello – garantisce ricavi ed occupazione per le aziende capaci di adeguarsi, quel che serve sono dirigenti che lo abbiano capito. Tamburi si aspetta che sia presto rilasciata la Via per il progetto turbogas a Civitavecchia, agiremo in tutte le sedi per dimostrare i suoi scarsi vantaggi, soprattutto se confrontati con quelli di un impianto basato su nuove tecnologie”.

    Italpress video
    ROMA (ITALPRESS) - Questa settimana Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti, è stata alla Rimini Marathon per raccontare la storia di "Cor...
    19 Aprile 2024
    Lo sport ci fa sentire meno soli
    Italpress video
    ROMA (ITALPRESS) - Questa settimana Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti, è stata alla Rimini Marathon per raccontare la storia di "Cor...
    19 Aprile 2024
    I pericoli del web
    Italpress video
    ROMA (ITALPRESS) - Gli studenti dell'Istituto Europeo di Design hanno voluto sensibilizzare i genitori sui pericoli dell'eccessiva esposizione online ...
    19 Aprile 2024