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    Amministrazione, Cronaca
    9 Aprile 2021
    Accolta in giunta la proposta di De Paolis: a rifare le gare sulle strade sarà il Consorzio Castelli della Sapienza
    Appalti, il Comune boccia Confservizi Lazio
    Ma la stazione appaltante porterà a termine le procedure milionarie sul project di Engie, stadio Fattori e verde pubblico, oltre al maxi concorso comunale

    CIVITAVECCHIA – Il Comune di Civitavecchia cambia stazione appaltante, ma la Confservizi Lazio porterà a termine le procedure aperte, ossia le più importanti e rilevanti dal punto di vista degli importi.

    Il contrasto, neppure troppo velato, apertosi in particolare all’interno di Forza Italia tra l’assessore ai Lavori Pubblici Sandro De Paolis e la presidente del Consiglio Comunale Emanuela Mari, che rappresenta il Comune di Civitavecchia nella giunta di Confservizi Lazio e che nei giorni scorsi era andata in tv a dire di “non conoscere nessuna delle imprese invitate alla gare sulle strade” si è concluso con quella che nell’immediato appare una soluzione di compromesso: per i prossimi 6 mesi le gare urgenti (a partire da quelle non aggiudicate per il rifacimento delle strade) saranno affidate alla Centrale Unica di Committenza “Consorzio Castelli della Sapienza” composto dai comuni di Artena, Carpineto Romano, Cave, Colonna, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Labico, Lariano, Paliano, Poli, Valmontone e Zagarolo.

    Confservizi Lazio però porterà a termine le procedure aperte. Tutte gare pesanti, alcune delle quali già di fatto aggiudicate. A partire da quella da oltre 19 milioni di euro per l’affidamento in concessione del servizio integrato di energia, gestione, conduzione, manutenzione e riqualificazione degli impianti termici ed elettrici degli immobili comunali e degli impianti di pubblica illuminazione del Comune, ossia il project financing presentato dal colosso francese Engie, che ha partecipato da solo con la sua Engie Servizi.

    Sicuramente chi segue per Confservizi Lazio le procedure di gara per il Comune di Civitavecchia non deve affaticarsi troppo nell’esame comparativo delle offerte tecniche ed economiche. Quasi sempre, infatti, c’è un solo partecipante. Dal punto di vista della valutazione delle offerte è stato così anche per la gara sulla progettazione definitiva ed esecutiva del rifacimento dello stadio Fattori: se è vero infatti che alla procedura da circa 200mila euro hanno partecipato in due, è altrettanto vero, come risulta dagli atti, che uno dei due ha dimenticato di allegare la documentazione tecnica ed è stato escluso, consentendo l’aggiudicazione all’unico partecipante ammesso, un raggruppamento temporaneo di professionisti con capofila di Formia.

    Dove invece i partecipanti ci sono stati, non sono mancati i ricorsi, come nel caso dell’appalto sulle pulizie degli immobili comunali, per il quale è stato presentato un ricorso al Tar contestando, tra l’altro, proprio le modalità di assegnazione dei punteggi e di definizione della graduatoria. I giudici amministrativi hanno respinto la richiesta di sospensiva.

    Intanto, Confservizi Lazio sta preparando la maxi gara triennale per il verde, con base d’asta di 2,1 milioni di euro, e non appena sarà rimosso il blocco dovuto all’emergenza Covid, si occuperà della preselezione del maxi concorso comunale.

    Al momento, dunque, le sono state tolte solo le due procedure per il rifacimento delle strade, per complessivi 2 milioni di euro. Una scelta inevitabile, alla luce di quanto scritto dal Rup nella sua relazione, che è stata mandata all’Anac e di cui non ha potuto che prendere atto il dirigente dei Lavori Pubblici Giulio Iorio.

    L’architetto Scalise ha infatti evidenziato fra l’altro “la mancata applicazione del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti previsto dall’articolo 36 del codice degli appalti” e nel suo atto di indirizzo la Giunta in premessa ha sottolineato che “le procedure di gara fino ad oggi affidate alla SUA della Confservizi Lazio sono state oggetto, per la maggior parte, di problematiche di vario genere durante il loro espletamento, comportando un ritardo nell’avvio delle procedure”.

    Insomma motivazioni, soprattutto quelle messe nero su bianco dal Rup Scalise, di cui non solo sarebbe stato impossibile non tenere conto, ma che anzi lasciano perplessi circa il fatto che comunque le altre rilevanti procedure in itinere siano state lasciate alla stessa stazione appaltante, che dovrà gestire anche il maxi concorso comunale con migliaia di partecipanti.

    Peraltro, la stazione appaltante non appena ricevuto l’incarico dal Comune, a fine 2019, prestò i propri servizi anche per le gare di Csp, a cui oggi offre addirittura anche tutto il necessario per le vaccinazioni Covid. Ma di questo e di altri aspetti singolari legati alle gare del Comune di Civitavecchia parleremo nei prossimi giorni.