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    24 Maggio 2021
    Futuro energetico e gas: comitati ed opposizione chiedono chiarezza

    CIVITAVECCHIA – La soddisfazione dell’assessore all’Ambiente Manuel Magliani, la presa di posizione della Lega, in contrasto con le dichiarazioni del vicesindaco, il silenzio del primo cittadino Ernesto Tedesco, e Forza Italia che, sulla scia dei colleghi salvianiani, “si fa forza promotrice, come già fatto in passato, per trovare una soluzione per cui aprire un tavolo con imprese i sindacati ed Enel dove al primo posto c’è l’occupazione, l’impatto ambientale e gli interessi della comunità”. La maggioranza sembra essere in confusione su quello che è il futuro energetico del territorio ed il rischioso dualismo “occupazione-ambiente” torna prepotentemente al centro del dibattito, quando le vedute dovrebbero essere molto più ampie. La rinuncia di Tirreno Power a realizzare una nuova unità a gas presso la centrale di Torre Valdaliga era stata infatti salutata con favore dal vicesindaco Magliani che aveva parlato di “una decisione che va nella direzione giusta, quella dello sviluppo di una economia portuale, in alternativa alla monocultura energetica , ormai avviata al declino, nel solco di quanto tracciato fin dall’inizio dal Consiglio comunale che ha indicato la ferma opposizione agli impianti a gas”. Pochi giorni e l’intervento della Lega mescola di nuovo le carte in tavola. E così l’opposizione va alla carica.

    A partire dal Pd che, ribadendo quanto già sottolineato dal M5S, invita il sindaco a fare chiarezza. “Questo sospetto cambio di prospettiva da parte del partito del Sindaco – spiegano – ci porta a considerare alcune diverse ipotesi: il Sindaco, che finora si è dichiarato contrario al gas, è stato isolato e quindi messo in minoranza all’interno del suo partito. Il Sindaco non è mai stato convinto di fare questa battaglia fino in fondo, e utilizza il suo gruppo politico per lanciare la volata ad Enel. Qualcuno, nel gruppo consiliare della Lega, scrive a nome degli altri senza che il partito lo sappia. Forse sarebbe opportuno a questo punto che il Primo Cittadino chiarisca quanto prima la sua posizione, auspicando – hanno concluso i dem – che facciano altrettanto il capogruppo della Lega, Raffaele Cacciapuoti, ed il Coordinatore nonché consigliere comunale Antonio Giammusso, auspicando non escano 3 posizioni diverse l’una dall’altra, visti i precedenti”.

    Una contrarietà di facciata, secondo Città futura, quella manifestata in questi mesi dalla maggioranza sugli impianti a gas a Civitavecchia. E lo dimostrerebbe proprio la preoccupazione della Lega per un eventuale abbandono del territorio da parte di Enel se non andasse in porto il progetto di riconversione a gas della centrale. “Non ci sorprende più di tanto questa presa di posizione – spiegano da Città futura – sappiamo che le contrarietà sono spesso di facciata, a volte basta poco per trasformarle in consenso. La coerenza è virtù sempre più rara, basti ricordare che gli stessi consiglieri della Lega hanno votato insieme all’intero Consiglio Comunale il no al gas e che il Sindaco, esponente della Lega, è il principale sostenitore di questa risoluzione, lo ha dimostrato in più di un’occasione. Ci rifiutiamo di pensare che l’uscita dei leghisti nostrani sia “ispirata” dall’Enel, siamo più propensi a credere ad una estemporaneità che, appunto, o nasconde qualche interesse oppure si tratta di una provocazione che mira a creare una crepa nel fronte cittadino, granitico nella posizione di contrarietà ai fossili. In entrambi i casi, evidentemente, ora il Sindaco dovrà chiarire, anche di fronte alla città”.Un chiarimento che deve arrivare nel merito, con Città futura che accetterà “di ragionare intorno ad un modello di sviluppo che contemplasse che Civitavecchia resti anche polo energetico nazionale, ma solo se l’energia – ribadiscono – provenga esclusivamente da fonti rinnovabili: è ormai ampiamente dimostrato, solo dall’economia verde nascono nuove opportunità per le imprese e posti di lavoro di qualità e gli investimenti sono molto più remunerativi. Enel, che è una grande azienda e ha il know-how per poter essere protagonista di questa epocale svolta green, visto che sta realizzando progetti di energie alternative in altri paesi del mondo, sarebbe la benvenuta. Diversamente, saluteremmo la notizia del suo abbandono con estrema soddisfazione. Infine, come non rimarcare le responsabilità politiche della Lega, che è al Governo in un ruolo decisivo con il Ministero dello Sviluppo Economico? Da quella posizione si può e si deve programmare un nuovo corso di politica industriale basato sulle raccomandazioni dell’Europa, partendo proprio dalle scelte sull’energia: oltre all’ambiente, ne gioverebbe anche l’economia. I rappresentanti locali della Lega – hanno concluso – dovrebbero sollecitare il loro ministro su questo se vogliono contribuire davvero al bene del nostro territorio, non accontentarsi di un piatto di lenticchie”.

     

    Il comitato Sole si dice stupito del commento della Lega sulla rinuncia di Tirreno Power al gas a Torre Valdaliga Sud. “Ci chiediamo dove viva il gruppo consiliare della Lega di Civitavecchia che sembra ignorare il grande fermento che da due anni a questa parte si è diffuso nella città – spiegano – le proposte progettuali alternative all’impianto di una ennesima centrale a turbogas (Porto Bene Comune e l’annesso offshore al largo di Civitavecchia), le prese di posizione del Sindaco e dello stesso Consiglio Comunale di cui la Lega fa parte contro il gas di Tvn, la richiesta dello stesso Sindaco al Mise di destinare una parte del tratto di mare davanti alla nostra costa all’offshore eolico, le dichiarazioni della Camera del Lavoro Cgil-FIom e Uil, della Cna, di Federlazio e Legacoop a favore delle alternative al gas e dello stesso Vescovo che invoca una svolta green per il nostro territorio. Il gruppo della Lega sbaglia quando attribuisce la politica del “non fare” a quella dei tanti comitati ed associazioni impegnate sul territorio. Se di stasi, passività ed immobilismo vogliamo parlare le uniche che vediamo sono quelle di chi non ha alzato un dito a favore di un futuro diverso per Civitavecchia dimostrando indolente accettazione di prospettive energetiche, ormai anacronistiche”.Il Comitato Sole, che insieme a tutte le altre associazioni firmatarie del Manifesto per la Città si è schierato da subito per orientare scelte politiche e chiedere il coraggio e la lungimiranza di una svolta green per Civitavecchia, non si considera così sciocco da pensare che nella transizione ecologica non ci sia bisogno ancora di gas, “ma, lo abbiamo detto in tutte le salse che, a conti fatti, sono sufficienti le attuali centrali a gas, magari con un maggiorato numero di ore di lavoro temporaneo. Noi chiediamo – hanno aggiunto – a tutte le forze politiche che, compresa la Lega, hanno votato in Consiglio Comunale contro i progetti di nuove centrali a gas di non retrocedere di un palmo da questa posizione nonostante gli ultimi affondi del Decreto semplificazioni con cui il Governo vorrebbe impedire alle Regioni di dire la propria a riguardo. Inoltre chiediamo a Tirreno Power, che nel suo comunicato dichiara di essere pronta a focalizzarsi sugli ambiziosi obiettivi della transizione ecologica dettata dall’Europa, di investire insieme ad Enel, a Civitavecchia nei progetti alternativi. Mai come ora il ruolo della politica è importante. Incoraggiamo il sindaco Tedesco a perseguire nei suoi impegni e plaudiamo la Regione Lazio che con il suo neo assessore alla Transizione Ecologica, Roberta Lombardi, sta spingendo nella direzione delle fonti rinnovabili. È solo una questione di scelta, decidere da quale parte stare. Tutte le altre proposte, sostenute dal comunicato della Lega, appaiono obsolete, neppure in grado di garantire l’occupazione in termini di quantità e qualità perché ormai lo sanno anche i bambini che i nuovi turbogas non darebbero occupazione a più di 50 unità di lavoratori. La Lega – hanno concluso – ha deciso di stare dalla parte del passato? Un altro futuro è possibile. Noi siamo per le nuove prospettive che si stanno delineando per Civitavecchia, forti della direzione che la storia ha già preso con il Next Generation EU”.