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    Cultura e Spettacoli
    15 Luglio 2021
    Il noto critico e storico d'arte presenterà il suo nuovo libro "Ecce Caravaggio''
    Vittorio Sgarbi torna a Civitavecchia, ad agosto sarà alle Terme Taurine

    CIVITAVECCHIA – La cultura non si ferma a Civitavecchia e continua ad attirare grandi nomi: ad agosto Vittorio Sgarbi sarà alle Terme Taurine. Il noto critico e storico d’arte nonché politico e opinionista televisivo sarà nella splendida cornice del sito archeologico cittadino nella sera del 6 per parlare del suo ultimo libro “Ecce Caravaggio, da Roberto Longhi a oggi”. L’evento sarà presentato dall’inarrestabile e poliedrico Gino Saladini mentre la serata sarà organizzata grazie alla Pro loco di Civitavecchia.

    “Ogni stagione – si legge nella descrizione del libro – ha il suo Caravaggio. Questa è la più propizia, perché l’apparizione dell’Ecce Homo a Madrid è stata accompagnata da un coro di consensi senza precedenti per un’opera apparsa dal nulla. Non capitava da tempo che un dipinto mettesse d’accordo gli studiosi, imponendosi con una evidenza inequivocabile, e questo ci fa riflettere su ciò che resta, allo stato degli studi, a partire dalla mostra di Caravaggio curata da Roberto Longhi a Palazzo Reale di Milano nel 1951, vero atto di rinascita di Caravaggio dopo una damnatio memoriae durata circa tre secoli. Da questa data, il 1951, il nome di Caravaggio si infiamma ancora una volta, accendendo i desideri del mercato e dei critici, che si affannano a individuarne di nuovi, anche laddove, essi, Caravaggio non sono. E a disconoscerne altri che Caravaggio potrebbero essere, a volte anche con grande furbizia. Questo libro di Vittorio Sgarbi, dunque, non solo dà conto, per la prima volta, in modo molto sistematico, documentato e con un ricco apparato iconografico, dell’ultimo straordinario ritrovamento caravaggesco, l’Ecce Homo, a Madrid. Ma è anche l’occasione di percorrere un viaggio avventuroso ed entusiasmante nei labirinti, rivalità, furbizie che hanno accompagnato la riscoperta di Caravaggio, a partire da quel fatidico 1951, settanta anni fa esatti”.

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