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    Cultura e Spettacoli
    31 Luglio 2021
    Ieri la serata conclusiva con Cotto mentre giovedì un tuffo nel noir e nel crimine con Bolza, Lugli e Saladini
    Salotto del corso, terminati i dieci appuntamenti tra cultura, musica e leggerezza

    CIVITAVECCHIA – Termina con la serata “Cotto alle otto” la rassegna “Salotto del corso” che ha portato cultura, musica e leggerezza nell’estate civitavecchiese. Ieri, appunto, l’evento conclusivo con l’istituzione del rock Massimo Cotto.

    Giovedì, invece, un’interessante serata alla scoperta del lato oscuro dell’essere umano con Massimo Lugli che ha presentato il suo libro “L’Ultimo guerriero’’ insieme alla criminologa Flaminia Bolzan in un appuntamento condotta egregiamente da Gino Saladini. Presente anche il sindaco Ernesto Tedesco. Un’occasione per parlare del crimine e della natura umana con due esperti del settore.

    Lugli infatti scrive di cronaca nera e criminalità romana da più di 40 anni mentre Bolzan è una criminologa, scrittrice e opinionista televisiva consulente per la Procura nel caso dell’omicidio di Luca Varani. Spronati dalle sapienti domande di Saladini i due hanno raccontato diversi aneddoti della propria vita professionale e non.

    “La sensazione – ha detto Lugli – è che la cattiveria stia aumentando, rifiuto e intolleranza stanno crescendo. In questo romanzo ho voluto raccontare come il mondo possa cambiare, autodistruggersi. Vivendo a Roma vedo una città che cambia in peggio di anno in anno, la natura prende il sopravvento e tutto questo ti fa capire quanto siamo fragili, il covid ci ha fatto capire quanto siamo fragili”.

    Con Bolzan si è poi andati ad approfondire il lavoro del criminologo, parlando della maschera professionale che si deve indossare. Un lavoro che ti porta a vedere il peggio delle persone, capire che la cattiveria a volte esiste e che non sempre la follia o le droghe sono in grado di spiegare le motivazioni di un delitto. Come ad esempio nel caso Varani in cui, appunto, c’è stata una forte difficoltà nel trovare le motivazioni di tanta ferocia. “Confrontarsi con la cattiveria – ha detto la criminologa – e avere la possibilità di guardarla attraverso il filtro della logica ci mette un po’ al riparo da queste finestre che apriamo sul lato oscuro dell’animo umano”. La serata è stata accompagnata dal commento musicale di Elisa Viscarelli al pianoforte, Anthony Caruana alla chitarra e Gino Fedeli al flicorno. L’augurio è che la rassegna possa tornare con la terza edizione.

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