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    Cronaca
    6 Agosto 2021
    Sarracco, Quintavalle e Adamo intervengono alla luce del risultato raggiunto
    Radioterapia, parlano i protagonisti: un coro unanime di soddisfazione
    Il presidente della Fondazione Cariciv: ''Il Tavolo ha funzionato. Nella prima settimana di settembre riprenderemo i lavori''

    CIVITAVECCHIA – C’è tanta soddisfazione per questo primo e importante passo che va verso la tanto sognata e agognata realizzazione della Radioterapia a Civitavecchia per mettere fine all’odioso problema del pendolarismo della salute. Un qualcosa che il consigliere regionale Devid Porrello (M5S) ha definito “inaccettabile”.

    Sull’emendamento approvato all’unanimità in Regione è intervenuto il Partito democratico di Civitavecchia parlando di un “risultato – scrivono idem in una nota – raggiunto grazie alla programmazione portata avanti da più di tre anni dalla precedente direzione aziendale della Asl che ha redatto e formalizzato in Regione Lazio un accurato progetto da realizzare in partenariato pubblico-privato per un importo complessivo di circa 12 milioni di euro. Questo progetto, frutto della sinergia tra la Asl, l’Adamo e la Fondazione Cariciv, è stato successivamente autorizzato dalla Regione Lazio con l’approvazione della programmazione biennale degli acquisti relativa agli anni 2020-2021”.

    Il presidente della Fondazione Cariciv, da sempre in prima linea con l’istituzione del Tavolo di lavoro, Gabriella Sarracco ha detto: “Il Tavolo ha lavorato tanto insieme all’Adamo e all’ex direttore generale della Asl Roma4 Giuseppe Quintavalle e il suo staff  che avevano già individuato la zona e stavano studiando le strumentazioni necessarie. Nella prima settimana di settembre sarà convocato il Tavolo per riprendere i lavori. Civitavecchia e il suo comprensorio hanno bisogno di questa struttura”.

    Il presidente dell’Adamo Massimiliano Riccio ha commentato: “Siamo riconoscenti perché finalmente la nostra voce è stata ascoltata, ora però bisogna accelerare e realizzare quanto prima la Radioterapia. L’Adamo e i suoi volontari sono allo stremo. Il covid ha aumentato le difficoltà già note, aggiungendone altre. Parliamo ad esempio di tutti quei malati oncologici e disabili che in mancanza di alternative, ad esempio a causa del fermo per il virus delle attività di diverse associazioni, si sono rivolti a noi. Ci sono poi tutti quei limiti imposto dalle normative anti covid come ad esempio distanziamento o limiti di età per i volontari che vanno a rendere tutto più complesso e faticoso. Non possiamo attendere oltre”.

    Quintavalle, che ora dirige Tor Vergata, ha parlato di un primo importante passo “già anticipato dalle precedenti dichiarazioni di assenso. Ringrazio l’assessore (D’Amato, ndr). Adesso ci saranno ulteriori passaggi da fare ma come detto da Sarracco anche l’Hospice è nato da un sogno. È stato fatto un grande lavoro e sono davvero contento. Sono certo che la dottoressa Matranga (direttore generale Asl Roma 4, ndr) porterà avanti questo sogno”.

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