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    Speciale medicina
    23 Settembre 2021
    Focus sulle patologie muscolo-scheletriche
    A Roma il congresso Si-Guida

    Si è svolto a Roma, dal 16 al 18 settembre, il terzo Congresso nazionale della Società italiana per la gestione unificata ed interdisciplinare del dolore muscolo-scheletrico e dell’algodistrofia (Si-Guida). L’evento è partito dall’assunto di proporre il dolore muscolo scheletrico non come sintomo di una malattia, ma esso stesso una patologia da diagnosticare e trattare con appropriatezza, secondo percorsi diagnostico terapeutici definiti con team multidisciplinari composti principalmente da ortopedico, reumatologo e fisiatra.

    Le più frequenti localizzazioni del dolore cronico muscolo scheletrico sono la regione del dorso, quella lombare, il capo e la regione posteriore del collo e le articolazioni periferiche, principalmente il ginocchio. Il dolore cronico è più frequente nell’anziano, nella popolazione a basso reddito e tra le donne. Le cause che possono determinarlo sono molteplici, tra le più comuni: l’artrosi e le artriti (nel 42% dei casi), le patologie dei tendini, dei legamenti e delle borse, soprattutto a livello della spalla, i disturbi del disco intervertebrale, le fratture, le cefalee, le sindromi da dolore delle fasce muscolari. Secondo i dati dell’osservatorio sul dolore cronico in Italia è un problema che riguarda il 26% della popolazione italiana, mentre la percentuale sale al 74% se si considera la fascia di popolazione compresa tra i 60 e gli 80 anni.

    Il congresso ha focalizzato la sua attenzione su alcune patologie notoriamente responsabili di dolore muscoloscheletrico quali: l’algodistrofia, una patologia multisistemica, multisintomatica, sotto diagnosticata e sotto trattata; l’artrosi, una delle principali cause di disabilità e la lombalgia. Tutte patologie che hanno un minimo comune denominatore: il dolore cronico, definito come il dolore che persiste in maniera continuativa o saltuaria per oltre 3 mesi. La cronicizzazione del dolore dipende da fenomeni complessi, in particolare la sensibilizzazione centrale, ossia l’aumento della reattività dei neuroni nocicettivi nel sistema nervoso centrale ad un input afferente normale, rappresenta l’elemento cardine fisiopatologico.