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    Lettere
    24 Settembre 2021
    Produzioni cinematografiche, lo sfogo di Giulia Mazzoldi: ”C’era una volta a Civitavecchia”

    CIVITAVECCHIA – “Dopo mesi di silenzio dovuto ai contratti che ho sottoscritto con le varie produzioni che si sono avvicendate negli ultimi due anni sul nostro territorio – Wildside con  la serie “bang bang baby” per Amazon prime, a seguire “il Re” con Luca Zingaretti per Sky, Banijai con “Un professore” serie per Rai 1,”Morrison” film di Federico Zampaglione prodotta dalla Pegasus, la Endemol shine è venuta a Civitavecchia a girare “La sposa” con Serena Rossi diretta da Giacomo Campiotti e “La mia ombra è tua” con il grande Marco Giallini – voglio raccontarvi una storia.

    Giulia una piccola location manager civitavecchiese ha accolto e  condotto  dal 1996 registi e scenografi  presso gli angoli più suggestivi della sua amata città; tante le amministrazioni con cui ha collaborato, discusso costruttivamente, trovato soluzioni, superato difficoltà a volte insormontabili, ha capito molto in fretta che legarsi al politico di turno non fa per lei, ed ha apprezzato l’aiuto e la competenza dei semplici dipendenti comunali, i dirigenti ed i funzionari, senza dimenticare comandanti ed ispettori.
    Pur avendo fatto pagare con regolarità suolo pubblico, tasse per l’immondizia e varie spese necessarie per girare, ha riempito alberghi, ristoranti e ditte locali….ha creato lavoro per i tanti disoccupati cittadini nel ruolo di: guardiani,manovali,comparse,figurazioni,addetti alla logistica, runner ecc.ecc.  Ha fatto donare dalle produzioni regalie varie e cibo in beneficenza alle varie associazioni in difficoltà.   Mai,pero’, come negli ultimi 3 anni ha dovuto superare dei veri e propri percorsi ad ostacoli per ottenere semplici permessi ed autorizzazioni,i suoi antagonisti(che pensava fossero amici) hanno capito quale bacino di consensi avrebbe potuto generare il settore del cinema, gestito da Giulia, e così hanno cominciato a lavorare incostituzionalmente, chiedendo recap sugli indotti derivanti dalle riprese cinematografiche, raccogliendo firme tra i commercianti per non farla lavorare e per concludere creando un database comunale con nomi, cognomi, indirizzi, numeri telefonici e indirizzi mail…con la scusa delle comparse.un personaggio che lavora nel settore del cinema non può avere una delega nello stesso ambito,a suo  modesto parere, si configura un palese conflitto di interessi…
    Questo reclutamento di massa, lo ha già vissuto qualche anno fa,quando nel paese di pulcinella vennero promessi posti lavoro alle tante comparse iscritte…Ma a pensar male si fa peccato e quindi, chi vivrà vedrà…”c’era una volta a civitavecchia” prossimamente sui nostri schermi”.

    Giulia Mazzoldi