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    Scuola e Università
    19 Novembre 2021
    Supporto psicologico, no allo scaglionamento e investimenti sull'edilizia scolastica sono alcune delle richieste
    Studenti di nuovo in piazza, oltre 300 ragazzi in corteo per un futuro migliore

    CIVITAVECCHIA – Una scuola diversa, a portata di studente, senza ingressi scaglionati e che soprattutto non cada a pezzi. Sono chiare le richieste degli oltre trecento studenti che questa mattina sono scesi in piazza con un corteo che dal parco della Resistenza è arrivano fino a piazza Fratti, scortato dalle forze dell’ordine.

    Cori, musica e tanta voglia di cambiare una scuola che, non solo a causa della pandemia, è cambiata drasticamente allontanandosi sempre di più dalle necessità dei ragazzi, spesso lasciandoli soli e privati della socialità necessaria più che mai nel periodo dello sviluppo, mentale e fisico.

    Ripartire da Zero, questo lo slogan della manifestazione organizzata dalla Rete degli studenti medi a cui hanno preso parte ragazzi e ragazze da tutti gli istituti cittadini. Zero, come la generazione che più è stata colpita dalla pandemia. Una generazione che grida “basta” a gran voce, basta al non avere tempo per la socialità, gli sport o gli impegni extrascolastici per colpa del doppio orario di ingresso che costringe i ragazzi a fare i salti mortali per avere una vita al di fuori della scuola, basta alla mancanza di supporto psicologico. Basta.

    “Noi – ha urlato Alice Pettinari della Rete ai megafoni in piazza – non staremo più in silenzio, non ci fermeremo mai più. Non siamo dei numeri, ripartiamo da zero perché il futuro è nostro, perché noi non siamo zero”.

    Una mobilitazione di ampio respiro che va a coprire temi fondamentali come, appunto, la deroga all’ingresso scaglionato e il supporto psicologico, passando dall’edilizia scolastica. Lo ha spiegato Damiano Carbonari della Rete degli studenti medi: “Chiediamo che vengano fatti seri investimenti per svolgere l’attività scolastica in maniera sicura. Servirebbero anche degli spazi adeguati per noi giovani, dove riunirci e discutere”.

    Gli studenti oggi hanno dimostrato con chiarezza e con una massiccia mobilitazione che la misura è colma e che sono pronti a continuare a lottare per il diritto ad una vita quanto più normale possibile, con uno sguardo rivolto ad un futuro che non sia fatto solo di “pezze” per rattoppare i buchi, più o meno letterari, ma che veda un serio piano di investimento sulle generazioni future.

    Una delegazione di cinque ragazzi è stata ricevuta a Palazzo del Pincio.

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