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    Economia e Lavoro
    29 Marzo 2022
    Aeroporti, la ricetta di Celotto per la ripartenza

    «Non esistono solo sicurezza e rapidità, la ripartenza degli scali italiani passa dalla sostenibilità e dalle alleanze strategiche». A parlare è Alfonso Celotto, il presidente di “Aeroporti 2030”, l’associazione che raggruppa gli scali di Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Venezia, Treviso, Verona e Brescia. Negli ultimi due anni – a causa prima della pandemia e ora della guerra in Ucraina – il traffico aereo ha subito danni enormi. È venuto il momento di provare a uscire dalle secche e Celotto prova a indicare la via da intraprendere: «Gli scali italiani – spiega in una lunga intervista a Infra Journal, il webmagazine di Atlantia –

    ALFONSO CELOTTO

    hanno chiuso il 2021 in crescita rispetto al 2020 (+52,4%), ma con una contrazione del 58,2% sul 2019, ultimo anno non interessato dalla pandemia. Non possiamo sapere quando torneremo a volare alto, c’è stata una buona spinta per la ripresa, ma in questo quadro di incertezza non riusciamo a prevedere gli sviluppi soprattutto sul traffico intercontinentale. Per questo è necessario proiettarsi verso una visione innovativa che garantisca il decollo della connettività del futuro, abbandonando gli stereotipi del passato».«Enac – continua il numero uno di “Aeroporti 2030” – ha erogato i primi 300 milioni di ristori per la pandemia, il 50% dell’importo previsto dal governo per i danni causati dalla pandemia. Inoltre, sono state rimodulate le regole di viaggio per l’estate 2022 alleggerendo le restrizioni. Iniziative conservative, ma fondamentali per un settore che ha accusato flessioni dell’80%. Ora – chiosa Celotto – l’importante è guardare avanti».