FROSINONE – Il tanto atteso vertice in regione per il «caso Catalent non c’è stato. O meglio, si è svolto ma, a sorpresa, senza gli industriali di Frosinone.
Il vertice era stato convocato per le 14 di oggi dagli assessori allo Sviluppo economico e all’Urbanistica, con i sindacati e con il commissario della valle del Sacco, Lino Bonsignore. All’ordine del giorno capire come rimediare alla decisione della Catalent di dirottare il maxi investimento da 100 milioni di dollari dallo stabilimento di Anagni (Frosinone) a quello di Oxford.
Gli industriali di Frosinone, però, hanno con molta probabilità ritenuto questo vertice “un’ulteriore perdita di tempo”, disertando la riunione programmata nella sede della regione Lazio. Ha partecipato solo una delegazione di Unindustria Lazio, «ma solo tecnici». Ritengono tardivo l’intervento delle istituzioni che, con il loro immobilismo, hanno indotto la multinazionale farmaceutica a destinare i propri investimenti (e relativi posti di lavoro) in Inghilterra.
Infine, il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani avrebbe avviato un’indagine interna per far luce sulla serie di ritardi burocratici, e sulla efficacia dell’Area Sin (Sito di interesse nazionale). Il sottosegretario del MITE è la ciociara Ilaria Fontana che, per ora, non ha ancora detto nulla sulla vicenda.
Severino Pio
