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    Politica
    22 Aprile 2022
    Ripensare l’agricoltura per le sfide del futuro: il punto nel convegno di Fratelli d’Italia

    VITERBO – Ripensare l’agricoltura in questo momento di crisi è la nuova sfida del futuro: innovare nella tradizione, conquistare la sovranità alimentare ed imporre le tipicità nel mercato globale.

    Nel convegno di ieri di Fratelli d’Italia è stato delineato il percorso da seguire per conciliare “Agricoltura e Futuro”.

    Diversi i temi sul tavolo nell’incontro organizzato da Roberto Bedini e Pietro Narduzzi, responsabile regionale e provinciale del dipartimento Agricoltura di FdI al quale sono intervenuti il deputato Mauro Rotelli, la candidata sindaco di Viterbo Laura Allegrini, il coordinatore provinciale FdI Massimo Giampieri, il presidente di Confagricoltura Remo Parenti, il presidente di Coldiretti Mauro Pacifici, il presidente Cia Viterbo Sergio del Gelsomino ed il senatore Luca de Carlo.

    Tre i principali obiettivi da raggiungere per la nostra agricoltura: puntare senza esitazione sull’innovazione e lo sviluppo agricolo, sostenere la sovranità alimentare e la sua relativa sicurezza, legare a filo doppio il comparto agricolo con la cultura scientifica ambientale.

    Nella società del pensiero unico a tutti i costi, l’ Italia ha un’arma potente: i prodotti tipici che possono avere, nel sistema agroalimentare, una posizione dominante nel mercato globale.

    La sfida del futuro è quella di realizzare la sintesi tra le capacità locali e le tecnologie dell’eco-innovazione per restituire alla nostra agricoltura il ruolo strategico che merita. In questa prospettiva, assume rilevanza la possibilità di dotare il settore di meccanismi in grado di rispondere adeguatamente ai colpi ultimamente inferti dalle crisi internazionali, in ultimo la pandemia e la guerra Russia-Ucraina.

    La  sovranità nazionale e la sicurezza alimentare sono i pilastri su cui dovrà poggiare la ripresa accompagnata dal miglioramento delle infrastrutture fisiche (ferrovie, porti, strade) e digitali. Si inserisce in questa visione il contrasto al Nutri Score: l’insieme di culture e colture particolari e locali che fanno parte della nostra tradizione produttiva devono fondersi indissolubilmente con le tecniche dell’innovazione sostenibile: le importanti radici su cui si è costruito il patrimonio agricolo non sono dei limiti ma rappresentano il punto di partenza per una rinnovata vitalità dello spirito imprenditoriale dei territori.