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    Politica
    26 Aprile 2022
    Rifiuti – Bonafoni (L. Zingaretti) contro la scelta di Gualtieri: “No al termovalorizzatore”

    ROMA – Dopo la netta presa di posizione del Movimento 5 Stelle contro la scelta di Gualtieri di dotare Roma di un termovalorizzatore, anche Marta Bonafoni (Capogruppo lista Zingaretti) critica pesantemente la politica sui rifiuti del sindaco di Roma. E lo fa dalla sua pagina facebook.

    “Scrivo. Dopo qualche giorno e parecchio scoramento. Per dire che non mi convince la tesi di chi in questi giorni afferma ‘di fronte all’immobilismo degli anni passati ben venga una decisione’. Sui rifiuti non tutte le decisioni sono uguali, né tantomeno neutre. Né sono mai tecniche, ma sempre e potentemente politiche. Dunque: il termovalorizzatore non è la mia scelta (lo abbiamo scritto in tante e tanti anche nel programma di Pop). L’inceneritore non è il mondo che voglio costruire. Perché non è economia circolare (futuro) ma economia lineare (passato). Perché parte dalla fine anziché dall’inizio.

    Perché anziché puntare su riduzione riuso e riciclo, torna a condannarci – per decenni viste le dimensioni di quello immaginato per Roma – a produrre rifiuti e ancora rifiuti, per nutrire il mostro. Perché sarà anche di ultima generazione ma sempre CO2 butterà fuori, alla faccia dei cambiamenti climatici e dei tanto celebrati Fridays for Future. E non è vero neppure che il termovalorizzatore sia alternativo alla discarica. O almeno, è – questa convinzione – tutta da dimostrare, visto che conferendo nella sua bocca rifiuto ‘tal quale’ la massa residua prodotta da qualche parte andrà pur messa. Ora si è detto, ne parleremo.

    Discuteremo. Bene, e grazie a chi in aula si è battuto per ottenere questo impegno. Ma facciamolo quanto prima, recuperando un gap di rapporto con un pezzo di città che l’altro giorno è stato letteralmente travolto dal blitz. Però una cosa vorrei dirla, anche se nessun sondaggio probabilmente me lo chiederà mai… È una domanda. Possono convivere nella stessa città un termovalorizzatore e la food policy?”, conclude Bonafoni.