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    Economia e Lavoro, Porto
    15 Luglio 2022
    Civitavecchia, per il porto numeri da record grazie al traffico del carbone

    CIVITAVECCHIA – I numeri confermano quanto già visibile ad occhio nudo in queste ultime settimane. Il traffico di navi carboniere al molo di Torre nord è notevolmente cresciuto, andando a ribaltare quelli che erano i programmi iniziali. Programmi che avrebbero dovuto vedere un progressivo abbandono del traffico del carbone, in vista del phase out fissato al 2025. Della questione si è occupato anche il programma Rai “Filorosso”, con un focus proprio su Civitavecchia e la sua centrale. La guerra in Ucraina, lo stop delle forniture di gas dalla Russia e la crisi energetica internazionale hanno spinto il Governo a mandare a regime gli impianti a carbone attualmente in attività in Italia; tra questi appunto Civitavecchia. Nel 2021 sono state movimentate in totale 1,7 milioni di tonnellate di carbone, come spiegato dal presidente dell’Adsp Pino Musolino; nei primi sei mesi del 2022 si è già arrivati a 3 milioni. «Nei piani di Enel – ricorda il presidente – per l’anno in corso erano previste circa 700mila tonnellate di carbone scaricate al molo prima dello scoppio della guerra. Adesso si è passati a 4,5 milioni di tonnellate a fine anno, quindi sei volte tanto quanto inizialmente ipotizzato».