CIVITAVECCHIA – Non sempre le visite di familiari e amici ai detenuti sono momenti di affetto. Alle volte ci si scambia anche altro. Proprio come è successo nel carcere di Borgata Aurelia a Civitavecchia a un detenuto quarantenne della zona di Roma Sud, in prigione per rapina e ricettazione, che giovedì scorso ha ricevuto la visita della sua convivente e da quel momento ha cambiato atteggiamento e umore. Gli agenti della Polizia penitenziaria hanno notato da subito un modo di fare diventato improvvisamente nervoso e sospetto e hanno deciso di perquisirlo. Il detenuto, però, non è stato dello stesso avviso e ha reagito violentemente: c’è stata una lunga e pesante colluttazione che ha portato il detenuto dapprima a sfasciare la sua cella e poi a scagliarsi violentemente contro gli agenti che cercavano di perquisirlo, ferendoli con calci e pugni. Alla fine i poliziotti, benché sotto organico, sono riusciti a contenerlo e a portare a termine la perquisizione: sono saltati fuori una decina di grammi di cocaina e un telefonino di piccole dimensioni, che l’uomo aveva nascosto nelle parti intime. Del caso è stata subito informata l’autorità giudiziaria.