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    Politica
    31 Agosto 2022
    Pomezia, l’ira di Zuccalà dopo la sfiducia: “Gesto vigliacco”
    Intanto nel Pd si festeggia: "La colpa è solo del sindaco, ora basta con i giochi di potere"

    POMEZIA (RM) – A Pomezia la situazione politica è incandescente dopo che quattro consiglieri della maggioranza (tutti e quattro fuoriuscita dal Movimento 5 stelle9 si sono uniti ai nove dell’opposizione nelle dimissioni dalla loro carica sfiduciando e mandando a casa la giunta. Il sindaco disarcionato, Adriano Zuccalà, non l’ha presa bene e non le manda a dire. “È bastato un gesto vigliacco – scrive sulla sua pagina Facebook Zuccalà -, nelle segrete stanze di un notaio, da parte di persone che non sanno nemmeno cosa voglia dire rappresentare una città. Ectoplasmi della politica, hanno professato per settimane la trasparenza e poi evitato l’unico confronto democratico possibile, il Consiglio Comunale. I 4 ‘consiglieri’ eletti con i voti del Movimento 5 Stelle – Silvio Piumarta, Marco De Zanni, Iolanda Mercuri e Zaira Conficconi – chinano il capo e si mettono al servizio del centrodestra e del Partito Democratico”. “Queste persone – si legge più avanti sempre sul profilo Facebook del sindaco -, dopo aver avvelenato per anni il Movimento 5 Stelle, ne rimarranno fuori per sempre e mentre noi saremo più forti che mai, loro torneranno invisibili”.  Chi festeggia invece è il Partito democratico.  “La colpa di questa crisi è certamente del sindaco che non è stato capace di tenere la sua maggioranza compatta”, scrivono in una nota congiunta Stefano Mengozzi, capogruppo Pd a Pomezia e Patrizia Prestipino, deputata Pd e candidata a Roma nel collegio Eur, Ostia, Pomezia.  Secondo gli esponenti dem le ragioni della caduta della giunta a Pomezia vanno ricercate nel merito delle scelte politiche operate negli ultimi anni da Zuccalà. “Il sindaco e la sua giunta – si legge ancora nella nota di Mengozzi e Prestipino – da ambientalisti quali si professavano, sono diventati l’amministrazione degli accordi urbanistici, hanno tradito i cittadini e il programma. Inoltre abbiamo assistito in questi anni a un totale distacco dai cittadini; c’è stata assenza di dialogo e quindi ora Pomezia ha bisogno di chi segua veramente quel territorio. È arrivato il momento di dire basta a giochi di potere”.