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    Gusto
    26 Ottobre 2022
    Viterbo, tris di riconoscimenti per l’agriristorante Il Casaletto

    VITERBO – Si definiscono “Osteria Agricola” per  quel senso di semplicità e immediatezza che si nasconde tra le parole. “Ci piace definirci così, ma va bene anche Agriristorante.  Quello che conta è il legame con la terra,  la nostra Tuscia, i suoi prodotti le radici culturali e gastronomiche che ci offre. Per questo la maggior parte delle materie prime provengono dalla nostra azienda o da produttori locali amici con cui condividiamo la cura del ciclo produttivo”. 

    Queste le parole dell’oste Marco Ceccobelli a nome della famiglia Ceccobelli e di tutto lo staff de Il Casaletto, di Grotte Santo Stefano, frazione viterbese, che ieri, in una giornata densa di impegni e soddisfazioni, ha potuto festeggiare la conferma di due importanti riconoscimenti: il premio Tre Gamberi della guida Ristoranti d’Italia 2023 del Gambero Rosso e la Chiocciola Osterie d’Italia 2023 di Slow Food. È di poco tempo fa anche la conferma dei Tre Spicchi della guida Pizzerie d’Italia 2023 del Gambero Rosso a sottolineare che nel progetto  di Marco Ceccobelli cucina e pizzeria  non sono mondi separati, ma intrecciati e tenuti insieme  da un’unica idea di cucina contadina. Ma non finisce qui, il premio Carta dei Vini assegnato al Milano Wine Week mette in evidenza l’attenzione dell’agriristorante Il Casaletto a tutti gli aspetti della ristorazione e dell’ospitalità.

    “La carta dei vini è frutto di una ricerca personale, di una passione e di assaggi condivisi con amici esperti degustatori. Deriva da una conoscenza spesso diretta dell’azienda e dei vignaioli per poter dare al vino la lunghezza di una storia con non finisce con il calice”. È una carta dove trova grande spazio la Tuscia, ma non mancano vini provenienti da tutta Italia con qualche puntata all’Estero. E non mancano vini biologici, biodinamici o che respirano la Nouvelle Vague enoica contemporanea.

    “Un ringraziamento – conclude Marco Ceccobelli – alle redazioni del Gambero Rosso e di Osterie d’Italia di Slow Food per i riconoscimenti ricevuti, ai produttori con cui collaboriamo e condividiamo un’idea di ristorazione che sappia valorizzare il territorio e le nostre tradizioni e a tutti gli amici e clienti che ci seguono e che ci spingono a dare sempre il meglio. È sempre emozionante ricevere un riconoscimento per il proprio lavoro. A maggior ragione quando la tradizione agricola da cui proveniamo si fonde con la nostra idea di cucina.”

    b.f.