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    Cronaca
    1 Novembre 2022
    Roma – Associazione la Sfattoria: “Le gabbie trappola per i cinghiali sono pericolose”

    ROMA – La Sfattoria degli ultimi, l’associazione alle porte di Roma che ha visto riconosciuta dal Tar la possibilità di ospitare maiali e cinghiali salvati dai macelli o prelevati dalle strade cittadine, ha diffuso la seguente nota.

    “Le gabbie trappola sono ghigliottine a cielo aperto. È necessario puntare i riflettori sulla crudeltà di metodi scellerati e violenti, con cui alcune istituzioni decidono di risolvere la presenza dei cinghiali inurbati, ignorando per altro il chiaro orientamento della magistratura verso il rispetto della fauna selvatica, anziché cercare di demonizzare tutti coloro che si stringono per cercare di contrastare la mala gestione con metodi non cruenti e rispettosi della vita.

    I nostri interessi non sono stretti solo intorno alla Sfattoria; la salvaguardia dell’incolumità pubblica è altrettanto nelle nostre priorità. È proprio per questo che abbiano denunciato l’utilizzo di pericolosissime gabbie trappola, che costituiscono un gravissimo rischio anche per la sicurezza pubblica. Le gabbie sono posizionate in luoghi accessibili a tutti, e facilmente un animale domestico o un bambino possono, semplicemente avvicinandosi e toccandole appena trovarsi addosso una ghigliottina pesante centinaia di chili. A nulla servono sparuti cartelli posizionati qua e là che possono essere facilmente ignorati, generando un pericolo mortale.

    Inoltre, questi metodi violenti e dispendiosi per le casse dello stato sono del tutto insufficienti per arginare il numero dei cinghiali inurbati.

    L’ultima trovata istituzionale, sempre per non smentire la violenza e la crudeltà con cui hanno dimostrato di saper agire, è quella di sguinzagliare i cacciatori nei parchi pubblici, così i pericoli per la gente si sommano, anziché risolversi”.

    L’associazione ricorda “la mala gestione istituzionale, perché la nostra battaglia non finisce con la vittoria al Tar per i nostri animali. L’Italia intera ci appoggia nella battaglia contro questo scempio della fauna selvatica e nella inalienabile richiesta di legalità nella gestione dei cinghiali”.

    Ricordiamo che gli animali che l’associazione tutela rischiavano l’abbattimento per la peste suina.