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    Cronaca
    5 Novembre 2022
    Ladispoli, i fratini non vogliono lasciare Torre Flavia

    LADISPOLI – Nonostante i tanti pericoli (volpi, cani, cinghiali e naturalmente anche l’uomo), i fratini, celebri uccelli in via d’estinzione, sono rimasti a Torre Flavia, senza affrontare lunghi viaggi emigrando in Africa. Lo ha detto giorni fa Corrado Battisti, gestore del sito per conto di Città Metropolitana. Attualmente sono otto i volatili presenti alla palude, tra cui anche un volatile inanellato che si è spinto fin qui da Orbetello. Solitamente dopo tre settimane dalla nascita gli esemplari si dirigono verso mete più calde in previsione dell’autunno. «Siamo rimasti sorpresi anche noi – afferma Corrado Battisti – e non è detto che a questo punto restino in modo permanente sul nostro bellissimo litorale. Noi continueremo a sorvegliarli e a proteggerli ad ogni costo». In estate diversi piccolini di questa specie erano nati in spiaggia in mezzo ai centinaia di clienti di uno stabilimento balneare. Gruppi di volontari si erano prodigati affinché non venissero disturbati dai vacanzieri. Anche perché i pulli, come accaduto in passato, solitamente se ve vanno in giro per la spiaggia alla ricerca di cibo ed uno dei problemi maggiori a cui far fronte sono proprio gli avventori. Le sentinelle dunque continuano ad essere impegnate per la tutela di questa specie in via d’estinzione e in sinergia come sempre con tantissime associazione, come Lipu, Wwf, Salviamo il paesaggio, Garol, Marevivo. I due comuni di Ladispoli e Cerveteri avevano anche firmato delle ordinanze per impedire l’ingresso dei cani, con i rispettivi padroni e anche il divieto dei mezzi meccanici di entrare in azione per pulire le spiagge, proprio per evitare di schiacciare le uova. Come appurato dagli esperti, sono esemplari in grado di viaggiare per migliaia di chilometri. Uno di loro, è stato poi scoperto, ne ha percorsi ben 1600 in 180 giorni prima del “pit stop” sulla costa di Ladispoli.