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    Cronaca, Salute
    7 Febbraio 2023
    IMPARARE A CONOSCERCI SERVE A GUARIRE E A NON AMMALARCI PIÚ

    Roma – I dolori, principalmente muscolari e alle articolazioni, elencati di seguito sono, come ogni altro sintomo fisico, connessi ad una situazione dolorosa mentale ed emotiva. Questo non deve sorprendere più di tanto sia perché è da sempre risaputo fin dagli albori della medicina, sia perché il corpo e la mente sono davvero un’unica entità che esprime e modella se stessa in rapporto con l’ambiente che la circonda.Le spiegazioni fornite sono un invito ad indagare dentro di sé e scoprire che effettivamente quel dolore è sorto dopo un determinato fatto e che è il risultato di una cronicizzazione del pensiero/emozioni, che anziché fluire sono stati trattenuti più del dovuto creando delle contrazioni fisiche.Le emozioni negative protratte nel tempo creano dei blocchi energetici che si somatizzano trasformandosi in inestetismi in disagi e quindi in malattie. Permettersi di sentire quella emozione e pensiero spiacevoli, mantenendo la presenza, portando la luce della consapevolezza dove l’ombra dell’ego aveva fatto la sua radice, è possibile sciogliere queste tensioni fisiche e mentali, rinnovando la propria vita.Ogni tipo di dolore può essere direttamente connesso ad uno specifico stato emotivo. I dolori non sono altro che una manifestazione esterna del nostro stato emotivo: l’organismo può mostrarci il problema con esattezza, affinché sia possibile far sparire la causa del dolore e qui di seguito ve ne indico alcuni.

    Dolore muscolare: rappresenta la difficile capacità di muoverci nella vita. Ci indica quanto siamo flessibili con le nostre esperienze nel lavoro, a casa e con noi stessi.

    Mal di testa: limita il processo decisionale. Le emicranie compaiono quando il pensiero negativo ingabbia una gioia inespressa, quando viene presa una decisione, ma non è vera con quello che veramente vuoi. Cerca di radicarti e uscire dal pensiero ossessivo.

    Dolore al collo: compare nelle persone che vivono uno stato di inflessibilità, rigidità, severità e autodisciplina. Cerca di lasciare andare questa severità: la vita è un gioco, passa del tempo con i bambini e gli animali che sono in grado di ricordarci la bellezza della vita.

    Dolore cervicale: chi soffre ripetutamente di questo particolare dolore tende ad essere dominato da un’attività riflessiva esagerata e da una grande ostinazione. Segnali, questi, che rivelano una scarsa cedevolezza nei confronti delle proprie emozioni, del desiderio di lasciarsi andare, di abbandonarsi. Questi tipi di sofferenza si legano frequentemente a un eccessivo dominio del “mondo” della testa (razionale) sugli istinti.

    Dolore alle gengive: è collegato a decisioni che non vuoi prendere o che non tolleri.

    Dolore alle spalle: indica che ti stai facendo carico di troppi pesi, di una emozione, che appunto la stai “portando sulle spalle”. Non hai il controllo sulle situazioni e prendi con più leggerezza questo compito ma devi decidere.

    Mal di stomaco: si verifica quando “non hai digerito una situazione” e appunto ti è rimasta sullo stomaco. Lo stomaco è uno degli organi più sensibili e dove si somatizza di più. Molto probabilmente è una situazione dove non hai saputo chiedere aiuto, in cui sei stato giudicato negativamente o comunque ha a che fare col rapporto emotivo con le altre persone.

    Dolore alla parte superiore della schiena: senti la mancanza di supporto emozionale. Forse ti senti solo e che nessuno ti appoggia e ti vuole bene. Dolore alla parte centrale della schiena (dorsale/toracica): indica senso di colpa, paure inespresse, emozioni represse, odio e rancore. E’ la chiusura del cuore. Il nostro corpo, sotto l’effetto di una umiliazione, tende a “piegarsi” o meglio a “ripiegarsi” su noi stessi. Dolore alla parte bassa della schiena (lombare): preoccupazioni economiche e senso di inadeguatezza e incertezza.

    Dolore all’osso sacro: stai trascurando una situazione che deve essere sbloccata e risolta. Ha a che vedere con le radici quindi qualcosa di molto basilare e portante nella tua vita materiale.

    Dolore al gomito: stai effettuando resistenza ad un cambiamento nella tua vita. Forse è giunto il momento di accettare le variazioni e i cambiamenti. È l’articolazione che piega, allenta, cede, offre al braccio la possibilità di una mobilità multidirezionale. Rappresenta la porta dell’accettazione in rapporto all’azione.

    Dolore al polso: più di altre articolazioni, è coinvolto nei rapporti interpersonali (dare la mano) e denota l’equilibrio tra rigidità e flessibilità. Il polso costituisce il legame tra ciò che trasmette l’azione (il braccio) e ciò che la compie (la mano). Rappresenta la porta delle scelta, la porta del coinvolgimento, come la caviglia, ma questa volta nel mondo dell’azione.

    Dolore alle braccia: stai portando un grosso carico emozionale.Sono il misuratore del nostro spazio quindi chiediti quanto, cosa e chi non fai entrare nella tua vita o anche troppo a tal punto di sentire negata la tua libertà.

    Dolore alle mani: è indicativo di una grossa difficoltà ad abbandonare la presa sul mondo, sulla volontà, il dominio, il possesso o il potere che esercitiamo nella nostra realtà.

    Dolore ai fianchi: incertezza di intraprendere nuovi cammini o immobilità nella propria vita. In nostri fianchi sono le nostre “anche” ed il fatto che questa articolazione, che è il sostegno principale della gamba, ceda, significa che anche i nostri appoggi interiori di fondo, le nostri convinzioni più intrinseche, relative al rapporto con la vita ci abbandonano Può indicare che sei restio ai cambiamenti e al movimento perché siamo sommersi dalle nozioni di tradimento ed abbandono, sia che ciò sia dovuto a noi o all’altra persona.

    Dolore articolare: così come i muscoli, le articolazioni sono flessibili. Apriti a nuovi modi di pensare, nuove lezioni di vita ed esperienze credi più in te stesso e nel tuo valore.

    Dolore alle ginocchia: possono indicare problemi nelle relazioni con gli altri. Può indicare anche l’impossibilità di adattarsi agli altri. Può esprimere il grande disagio a vivere delle situazioni umilianti: rifiuto di sottomettersi (“incapacità di inginocchiarsi”). I dolori o i problemi meccanici alle ginocchia denotano che un’emozione, una sensazione, un’idea o un ricordo, relativamente al nostro rapporto con il mondo, non viene accettata oppure rifiutata.Mal di denti: non ti piace una determinata situazione in cui ti trovi, forse tuo malgrado.

    Dolore alle caviglie: ci parlano delle nostre difficoltà di relazione per mancanza di stabilità o di malleabilità rispetto ad esse. Indicano che stiamo attraversando una fase nella quale i nostri criteri di vita, le nostre posizioni, non vanno più bene, non ci soddisfano più e purtuttavia proviamo difficoltà a cambiarle, a “muoverci” . Queste posizioni mancano di elasticità tanto da obbligarci a fermarci perché non possiamo più continuare, ad avanzare nella stessa direzione.

    Dolore che causa stanchezza: indica noia, resistenza ed apatia. Cerca di aprirti a nuove esperienze.

    Dolore ai piedi: indica depressione, paura ad avanzare, mancanza di radicamento e di concretezza. I piedi sono un organo che ha più di 7000 connessioni nervose con tutto il corpo. Indicano che i nostri atteggiamenti abituali, le posizioni che assumiamo o che abbiamo, mancano di affidabilità, di stabilità o di sicurezza e quindi di direzione, infatti non affermiamo di qualcuno che non è tranquillo, che ha paura o che non osa affermare le sue opinioni o le sue posizioni, che “sta sulle spine”? O più semplicemente, di qualcuno che fa uno sbaglio danneggiando se stesso, che “si da la zappa sui piedi”? Infine di qualcuno che non sa quale atteggiamento prendere in una data situazione (relazionale), non diciamo che “tiene il piede in due staffe”? I disturbi ai piedi esprimono le tensioni che proviamo rispetto alle posizioni assunte nei riguardi del mondo.Se la negatività mentale stimola il dolore fisico, viceversa il piacere fisico stimola l’espansione, il rilassamento ed il benessere. Quindi cerchiamo di attrarre situazioni piacevoli nella nostra vita, cosa che uno stato mentale negativo non può permettere. Abbandoniamo le vecchie abitudini e condizionamenti ricevuti, lasciamo andare i traumi e riscopriamo la meraviglia e la bellezza che sono proprio qui, oltre il sonno della coscienza.

    BB