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    Cronaca
    23 Febbraio 2023
    Montefiascone: asilo nido al massimo ribasso, a rimetterci sono i bambini

    di Simona Tenentini

    MONTEFIASCONE – Affidamento del servizio di asilo nido a Montefiascone: i sindacati puntano il dito contro l’utilizzo del massimo ribasso che va a danneggiare la qualiytà del servizio.

    “Ci risiamo.

    Il Comune di Montefiascone per l’organizzazione e gestione del servizio educativo asilo nido valuta i progetti non in base alla qualità del servizio, ma al prezzo offerto, come ormai prassi consolidata e nonostante si tratti di un servizio particolarmente delicato.

    Questa volta il meccanismo usato è stato abbastanza singolare, in quanto dopo solo un’ora dall’apertura delle buste contenenti i progetti tecnici, che consentonodi analizzare la qualità e l’organizzazione del servizio, alle cinque aziendepartecipanti è stata attribuita la stessa identica valutazione.Com’è possibile? Progetti diversi, stessi punteggi? Uguali anche nei decimali:52.50.

    Questo meccanismo ha consentito alla cooperativa che ha proposto il prezzo più basso di vincere. Si tratta così di fatto di una gara al massimo ribasso, un sistema di valutazione vietato dal codice degli appalti per l’affidamento di servizi sociali.Peraltro, il Comune di Montefiascone non ha affidato il nido nell’ambito dellagestione complessiva, ma solo ai fini dell’assunzione di educatori, senza neancheil coordinamento. Hanno fatto un bando a parte per gli ausiliari.Casualità, malafede o incapacità?Sono anni che il Comune di Montefiascone, direttamente o in qualità di stazioneappaltante dei servizi sociali del distretto socio-sanitario Viterbo 1, assegna i servizi quasi sempre alle stesse aziende che praticano tariffe che non possonoconsentire il rispetto dei costi del lavoro.

    Le centrali cooperative regionali – Agci/Confcooperative/Legacoop – denuncianoancora una volta l’ennesimo appalto mascherato al massimo ribasso.Un atteggiamento inaccettabile che avvantaggia quelle imprese che ricorrono a“contratti pirata”. Sono anni che chiediamo al Comune di Montefiascone di operare all’interno dellalegalità assegnando i lavori alle cooperative virtuose che applicano il contratto collettivo nazionale di lavoro comparativamente più rappresentativo.

    Facciamo un appello alle organizzazioni sindacali regionali e settoriali delterritorio perché il rispetto della dignità delle persone e della professionalitàavvenga a partire soprattutto da parte delle pubbliche amministrazioni.

    Non si può più tollerare che sia calpestato il lavoro di aziende che stanno nelleregole per favorire aziende che, praticando quelle tariffe, non possono rispettarei contratti di lavoro dei propri dipendenti e il cui operato è premiato da unapubblica amministrazione

    Porremo per l’ennesima volta il tema all’attenzione dell’osservatorio provincialedella cooperazione.Chiediamo immediatamente al Comune di Montefiascone la convocazione del tavolo di partenariato del distretto sociale di zona con all’ordine del giorno leprocedure di assegnazione dei servizi.

    Il CCNL delle Cooperative sociali, firmato nel 2019 ed in corso di rinnovo, prevedeun incremento medio del 6% del costo del lavoro, che sarà destinato a salire neiprossimi mesi e che non può essere a carico delle cooperative

    È stato confermato anche dallo stesso Consiglio Regionale del Lazio che ha approvato un OdG sull’adeguamento delle tariffe dei lavoratori delle Cooperativesociali nei piani di zona.A precedere questa presa di posizione della Regione Lazio anche alcune deliberazioni della Giunta e l’approvazione di un Nomenclatore strutture, servizie interventi sociali, nato con lo scopo di contare su “un univoco riferimento, unabase per un linguaggio comune, una piattaforma uniforme”.

    Ebbene, nonostante l’ormai evidente ed impellente necessità di adeguare tariffe ferme ormai da anni, Montefiascone continua ad ignorare le nostre richieste e ad adottare procedure non corrette che mettono a rischio la tutela dei lavoratori e la qualità dei servizio.