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    Società
    8 Marzo 2023
    Revenge porn, maltrattamenti e stalking: invariati i numeri delle violenze sulle donne. Da Federfarma il Progetto Mimosa

    di Simona Tenentini

    VITERBO – Stalking, atti persecutori, voilenze domestiche.

    Non accennano a diminuire, nonostante i proclami e le dichiarazioni di intenti, i numeri dei reati contro le donne.

    Lo scorso anno la Questura di Viterbo ha applicato 43 misure di prevenzione, 16 per stalking e 27 per violenza domestica, 7 avvisi orali per reati legati al codice rosso e 3 sorveglianze speciali per atti persecutori.

    Si tratta, in realtà, di misure non sempre efficaci, se si considera che gli interventi fatti dalle Volanti per liti in casa sono state 982, di cui 353 per maltrattamenti.

    Non sono meno impressionanti i numeri registrati dall’Arma dei carabinieri nel viterbese per il 2022: 105 i casi di maltrattamenti in famiglia, 58 gli atti persecutori, 13 i reati a sfondo sessuale, 4 i casi di revenge porn.

    Il problema delle violenze sulle donne, insomma, cambia forma e definizione ma non subisce sostanziali battute di arresto.

    Una delle campagne realizzate per arginare il fenomeno si chiama Progetto Mimosa ed è di Federfarma.

    A spiegarlo, sul sito, è Angela Margiotta, presidente di Farmaciste Insieme,.

    “Dalle brochure distribuite nelle 19mila farmacie del territorio all’applicazione Bright Sky, in collaborazione con Fondazione Vodafone Italia, il progetto Mimosa, a supporto delle donne vittime di violenza, si è ampliato.

    Quando abbiamo presentato il progetto eravamo vicini all’8 marzo e la proposta di chiamarlo Mimosa è piaciuta subito, tanto che nelle stesse brochure il simbolo è proprio questo fiore.

    Nato a Napoli come progetto pilota, nell’aprile del 2021 Mimosa arriva nelle 19mila farmacie italiane attraverso una brochure “con un breve vademecum e i numeri di telefono dei centri antiviolenza territoriali a cui le donne possono rivolgersi”, spiega Margiotta che dà anche qualche numero sul successo dell’iniziativa. “Le cento brochure distribuite in ogni farmacia sono andate esaurite in una trentina di giorni, mentre l’applicazione Bright Sky è stata scaricata da 2.300 donne, di cui 732 hanno usato il pulsante di emergenza, quindi hanno chiesto aiuto tramite l’app”, prosegue la presidente di Farmaciste Insieme. “Il fatto di potersi affidare al farmacista, una figura vicina al paziente, è un valore aggiunto, come testimoniano le tante esperienze vissute in prima persona da questi professionisti”, osserva Margiotta. I farmacisti “sono stati formati attraverso un corso ECM promosso dalla Fondazione Cannavò, proprio sulla violenza sulle donne”, ricorda la presidente di Farmaciste Insieme, sottolineando che “è vero che la rete è delle Farmaciste Insieme, ma il progetto Mimosa è di tutte le farmacie perché ogni farmacista che l’ha preso in carico ha dato il suo contributo”, conclude Margiotta.