Nonostante le brillanti premesse, quantomeno quelle di evitare il cosiddetto cucchiaio di legno al 6 Nazioni, di fronte ad una cornice di pubblico straordinaria l’Italia perde lo scontro diretto col Galles e si fa scavalcare in classifica dai diretti concorrenti.

Resta in testa con prestazioni superlative l’Irlanda, ct Farrell dominante coi suoi ragazzi, corsari in Scozia. Ma sono e restano pur sempre latitudini che non ci competono. 29-17 gallese all’Olimpico, nella penultima giornata del 6 Nazioni. L’Italia, che aveva mostrato strada sorprendente e fatto intravedere rugby moderno, perde dunque la sfida più importante della sua competizione.

Senza brillare il Galles batte l’Italia: storia, pasta, stoffa e tradizione, tra mille problemi scesi in campo all’Olimpico, il Galles ha rispettato quelli che sarebbero sempre stati i pronostici dell’ultimo decennio e oltre. Brilla Webb, mediano di mischia tra i migliori in circolazioni, ancora forte a palesare qualità, struttura e carriera e rovinare il pomeriggio azzurro. Fuorchè la reazione all’inizio della ripresa a dir la verità ben pochi concetti da salvare, Galles che nella capitale ha meritato ampiamente la vittoria. 5-1 in classifica: nonostante entusiasmo e ventata d’aria nuova, Italia fanalino di coda.