LATINA – Giuseppe Molinaro si rivolge al Tribunale del Riesame e prova a chiedere una misura cautelare meno afflittiva rispetto alla detenzione in carcere. Il carabiniere 56enne che il 7 marzo scorso esplose diversi colpi d’arma da fuoco contro Giovanni Fidaleo, uccidendolo sul colpo, e contro Miriam Mignano, ferendola gravemente, dopo oltre una settimana in prigione sente il peso della carcerazione preventiva e così ieri attraverso il suo legale, l’avvocato Giampiero Guarriello, ha depositato un ricorso volto a ottenere gli arresti domiciliari e la misura del braccialetto elettronico. Nel frattempo migliorano le condizioni della Mignano, che una settimana fa era arrivata al Gemelli in condizioni disperate per le gravissime ferite riportate all’addome, mentre adesso è fuori pericolo. Gli inquirenti contano di poter raccogliere la sua testimonianza nei prossimi giorni.