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    Cronaca
    18 Marzo 2023
    Roma – Arresto per tentata estorsione, sequestrati 660 mila euro, cinque pistole e reperti archeologici

    ROMA – Coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza
    di Napoli hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento
    alla persona offesa e ai luoghi da essa abitualmente frequentati, emessa dal Gip del Tribunale Ordinario di
    Roma.
    Il provvedimento è stato adottato all’esito di indagini, delegate dalla Procura capitolina ai Finanzieri del
    Comando Provinciale di Roma, che hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un
    soggetto di 59 anni, nato e residente a Portici (NA), per il reato di tentata estorsione.
    Il predetto soggetto, già gravato da una condanna definitiva per associazione per delinquere finalizzata alla
    consumazione di più reati di truffa e falso, avrebbe posto in essere atti di violenza e minaccia nei confronti del
    direttore commerciale di un consorzio di Roma a seguito di un investimento di oltre 1,5 milioni di euro in
    un’operazione immobiliare nella provincia di Messina che prevedeva la costruzione di 5 villette.
    A seguito dell’infruttuoso investimento, l’indagato avrebbe richiesto, in più occasioni, alla persona offesa, la
    restituzione di una somma (7 milioni di euro) di gran lunga superiore a quella investita, con minacce proferite in
    presenza di altre persone e anche con l’uso di una pistola all’interno di un bar della Capitale.
    Contestualmente all’esecuzione della misura, militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria
    di Napoli hanno eseguito perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Roma in due abitazioni e in
    un’autovettura di proprietà dell’indagato, che non risulta aver presentato dichiarazioni dei redditi dal 2006.
    Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate 2 pistole semiautomatiche modificate, comprensive di
    caricatore con cartucce, 3 pistole revolver comprensive di cartucce, di cui una con matricola abrasa e una
    modificata, e circa 200 munizioni di vario calibro per arma corta. Conseguentemente, l’indagato è stato tratto in
    arresto (poi convalidato) per detenzione abusiva di armi clandestine e ricettazione e tradotto nel carcere di
    Poggioreale.
    Si è proceduto, altresì, a sequestrare 660.000 euro in contanti, assegni post-datati per 130.000 euro, 3 reperti
    archeologici, 15 orologi di lusso di note marche e 2 telefoni cellulari.

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