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    24 Marzo 2023
    Italia-Inghilterra 1-2. Riflessioni, commenti e sfumature

    L’Inghilterra si porta a casa la prima posta in palio delle qualificazioni agli Europei 2024. Vittoria che non solo incanala da subito il girone sui giusti binari battendo l’avversario più forte del girone (ne passano 2), ma soprattutto scaccia spauracchi azzurri, quelli del passato, viste le nostre vittorie in finale a Wembley nel 2021, senza dimenticare l’ultima vittoria a San Siro targata Raspadori per la Nations League. L’Inghilterra batte una tradizione avversa e la fa trascinata dal suo capitano: la notte di Harry Kane, che supera Rooney e diventa a tutti gli effetti il miglior marcatore della storia della Nazionale del Tre Leoni.

     

    Primo tempo molto negativo da parte degli azzurri. Letteralmente dominati dagli inglesi, che potevano dilagare. Sotto condizione e probabilmente, specialmente Jorginho, mai all’altezza dei ritmi avversari. Mai in partita, mai effettivamente capaci di riprendersi in mano il pallino del gioco, britannici superiori sotto ogni punto di vista. Stupisce in negativo, specialmente la scelta di Mancini di accompagnare Jorginho con Verratti e addirittura un altro palleggiatore come Pellegrini ad accorciare dall’alto a sinistra. Scelta sul palleggio: dominati sul palleggio. Note stonate anche dalla retroguardia: siamo cresciuti sui terzini, ormai tra le nazionali migliori, ma sorprendente si registra un’involuzione clamorosa sotto l’aspetto dei centrali. Oggi deludono Toloi, Romagnoli e Acerbi.

     

    Malino anche Mancini, non soltanto per gli aspetti narrati e descritti in precedenza, con scelte tecniche che hanno sortito l’effetto avverso. Malino anche sotto l’aspetto della comunicazione, perchè se è vero che nel secondo tempo l’Italia è cresciuta ed è riuscita a spaventare la retroguardia britannica, non si può certamente parlare di grande secondo tempo. Grande è un pochino troppo, specialmente vista la prima frazione.