Un venerdì d’emozione per tanti giovani piccoli tifosi giallorossi, che nell’aula Magna della Pontificia Università Gregoriana, hanno potuto incontrare lo Special One, Josè Mourinho, che ha dispensato loro suggerimenti di sport moderno e sentimento. Mou che non parlerà alla stampa, ancora no, nemmeno prima della prossima gara col Torino. Scelta strategica, evidentemente.
Quindi a Trigoria poche chiacchiere e testa al campo, al sodo. Domani la Samp. Mou riabbraccerà Stankovic, suo mentore e centrocampista chiave del suo scacchiere nel triplete nerazzurro 2010. I blucerchiati arrivano penultimi in classifica a caccia disperata di punti salvezza, piccole speranze riaccese dall’ultimo successo prima della sosta, sul Verona. Annata disastrosa per i blucerchiati, che evidentemente hanno assorbito tutte quelle destabilizzanti problematiche societarie che minano il futuro del club. Una retrocessione ormai che sembra tutt’altro che utopia.
Ma attenzione, Stankovic verrà chiuso a riccio: sarà 3511, particolarmente a trazione posteriore. La Roma ha dimostrato di faticare a scardinare retroguardie chiuse, sarà Dybala chiamato come sempre ad accendere la luce a scatola chiusa. Giallorossi chiamati a non sognare soltanto in Europa, ma soprattutto a lottare fino alla fine con Milan, Inter e soprattutto Lazio, rivali corsari pur nell’ultimo derby (che brucia e da riscattare) per un posto nelle prime 4 posizione per conquistare l’accesso alla Champions e proseguire il triennale piano di Mourinho secondo quanto programmato.
Difesa falcidiata da squalifiche: fuori Kumbulla ma soprattutto Mancini e Ibanez. Per questo scalerà Celik al fianco di Smalling, occasione per Llorente, tassello di gennaio. Sulle fasce quindi Zalewsky a destra complice l’infortunio di Karsdorp, più Spinazzola che El Shaarawy sulla corsia opposta. Mancherà Cristante per squalifica, per questo in mezzo Matic e Wijnaldum, che finalmente aumenta i giri del motore e sembra pian piano recuperare la condizione migliore. Tra le linee Pellegrini e Dybala, ad ispirare e cercare di aprire la scatola chiusa e abbattere la resistenza doriana. Davanti, al momento, più Belotti che balbettante Tammy Abraham, che costituisce l’unico vero ballottaggio al momento in casa giallorossa, vista una vigilia contraddistinta da infortuni e squalifiche, come spiegato. Gara insidiosa ma vietato sbagliare, vietati passi falsi: serve partire alla grande quest’ultimo tornante verso il finale di stagione.
