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    Politica
    3 Aprile 2023
    Roma – Veloccia: “No ad abbattimento Corviale, significherebbe fermare riqualificazione”

    ROMA – “Il refrain sull’abbattimento di Corviale ritorna periodicamente nella discussione della politica romana e solitamente quando la destra torna alla guida della Regione Lazio. L’unico effetto pratico che rischia di produrre tale discussione è il blocco di qualsiasi opera di riqualificazione e la distrazione dei relativi fondi, così come avvenne, l’ultima volta con la giunta Polverini. Nel cordiale incontro tenutosi in Regione ho suggerito al mio omologo assessore Ciacciarelli di non ripercorrere la strada del passato e di proseguire nell’opera di risanamento avviata negli ultimi anni. Abbattere Corviale non soltanto porrebbe problemi tecnici rilevanti, dalla delicata gestione degli abitanti, alla necessità di demolire e smaltire 750.000 metri cubi di cemento e parimenti ricostruirli andando a consumare un’enorme quantità di suolo (agricolo?), ma sarebbe difficilmente giustificabile viste le politiche messe in campo negli ultimi anni”.

    Lo dichiara in una nota l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia.

    ”Dentro Corviale, ad esempio, Ater da 3 anni sta lavorando per la realizzazione di 110 nuovi appartamenti al posto di quelli di fortuna ricavati negli anni 80 nel piano a suo tempo destinato ad esercizi commerciali. Difficile dire che giunti quasi al termine dei nuovi appartamenti ora li abbattiamo. Ma c’è di più. Ci sono 60 milioni per l’efficientamento energetico con fondi statali ed i 50 milioni di fondi Pnrr che il Comune di Roma ha aggiunto lo scorso anno per riqualificare la trancia H, costruire laboratori artigianali, riaprire il Farmer’s market ed un presidio di polizia e completare l’impianto sportivo che giace da 20 anni a via Maroi. Insomma tanti finanziamenti, che hanno sortito i primi effetti a partire dalla riapertura della scuola Mazzacurati inaugurata dal Sindaco Gualtieri a settembre e la realizzazione, in corso, della nuova Piazza di Corviale sempre a opera del Comune”.

    ”Invece di mettere in eterna discussione le politiche di chi ci ha preceduto diamo continuità a questa opera di risanamento. C’è un progetto che ha vinto un concorso internazionale dal titolo ‘Rigenerare Corviale’ che è pronto e ha ottenuto tutti gli assensi alla fine dello scorso anno per compartimentare i vari lotti, ridurre il senso di alienazione che si prova nell’attraversare gli infiniti corridoi e i ballatoi interni. Il progetto è in mano ad Ater e ci sono I fondi. Si faccia la gara e si avvii il lavoro”.

    ”Ed infine si ragioni sui veri due fronti da aggredire con unità di intenti e sinergia istituzionale: quelli della legalità e della mixitè sociale. Il problema fondamentale di questi quartieri è riuscire a estirpare quei grumi di illegalità che nel passato hanno dettato legge. Lo si fa restituendo dignità agli abitanti e lottando contro la criminalità: per questo è fondamentale riaprire il tavolo sulla legalità avviato a suo tempo dal Prefetto Gabrielli e che va ripristinato affinché le opere di riqualificazione siano volano anche per la Rigenerazione sociale di quei territori”.

    ”Infine bisogna riappropriarsi degli spazi favorendo anche una mescolanza sociale. Ci sono, ad esempio, i grandi spazi comuni ora ristrutturati e inutilizzati dentro i lotti. Ater li affidi al Municipio per inserire all’interno associazioni giovanili, comitati, soggetti no-profit o la prima cooperativa di comunità nata a Roma poche settimane fa proprio a Corviale. E poi si favoriscano nuove tipologie di abitanti. L’università Roma Tre è già presente qui da 3 anni, con un laboratorio di quartiere. Portiamoci anche gli studenti, alcuni corsi di studio e perché no alcune residenze universitarie: Corviale è un campus a cielo aperto con palestre, biblioteche, campi di rugby e di calcio. Gli studenti aiuterebbero in quella mixite sociale necessaria in quartieri come questi, con le principali facoltà a un quarto d’ora di distanza e con una previsione inserita nel piano della mobilità di collegare sulla via Portuense con il tram proprio Corviale a Marconi e dunque a Roma Tre”.
    ”Proviamo a scrollarci di dosso una politica dell’eterno presente dove si perde la fatica del progetto e di una idea di futuro che cresce lentamente e ci si limita ad annunci eclatanti a cui non seguono mai i fatti. Se si vuole impostare e continuare un lavoro di risanamento serio delle periferie, come auspico nel tavolo di confronto avviato la scorsa settimana, Roma Capitale sarà a fianco della Regione Lazio per definire progetti, modalità e finanziamenti in un rapporto di leale collaborazione istituzionale a servizio dei romani”.