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    18 Maggio 2023
    Conference League. La Fiorentina sogna il ribaltone a Basilea

    3000 e passa sostenitori Viola partiti e decollati direzione Svizzira. Teatro? Basilea. Sempre presenza fissa del giovedì europeo, da vent’anni. Per questo resta osso duro a morire e chiaramente tra le favorite per la terza competizione europea, la Conference. La Fiorentina lo sapeva, ma tra qualche emozione o ingenuità di troppo, s’è fatta ribaltare al Franchi e nel finale ha sofferto quel timbro in area che ha chiuso il primo atto 2-1 per i rossoblu. Adesso chiaramente la missione di Italiano, sostenuto dall’entusiasmo del popolo viola, è quello di ricambiare lo scherzetto e volare sulle Alpi per ribaltare il punteggio, centrando il sogno stagionale, la finale di Conference.

    Sarebbe un traguardo straordinario e soprattutto meritato, visti gli sforzi profusi per 10 lunghi mesi calcando ogni campo d’Europa, i più disparati, quelli da Conference. Fatiche europee che sarebbe peccato non veder premiate col palcoscenico più importante, la finale del 7 giugno, quella di Praga.

    Fiorentina stagione diversa da quanto costruito l’anno scorso, ma pur sempre straordinaria nelle infrasettimanali, tra finale di Coppa Italia centrata ed infinito europeo che ribadiamo, per quanto costato in campionato, sarebbe un peccato interromper tutto stasera. Italiano lo sa e carica l’ambiente.

    “All’andata abbiamo pagato caro qualche disattenzione – conferma Italiano a Sky – l’ultimo quarto d’ora c’è costato tanto, abbiamo addirittura permesso al Basilea di portare alla vittoria. Abbiamo poco gestire: cercare di far gol e mettere sotto pressione gli avversari. Mi aspetto un Basilea che interpreta le gare proprio come ha fatto a Firenze, cercando di chiudere tutti gli spazi e ripartire con gente veloce. Abbiamo la possibilità di entrare nella storia. Ce la possiamo fare, ma dovremo tutti dare il 100%”. 

    Il messaggio è chiaro: attaccare. Italiano è motivato. Cosciente dei propri mezzi. Evitare errori, consegnar palloni, spegnere ogni tipo di ripartenza, andare a dominare per ribaltare. Sarà ancora più 4231 che 433: doppio mediano con Mandragora e Amrabat, poi tutti fuochi, tra Ikonè, Bonaventura, Nico Gonzalez e Cabral, che torna al centro dell’attacco dal primo minuto. Lui, l’ex, che conosce perfettamente Svizzera e Basilea.