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    27 Maggio 2023
    Serie A. L’ultima di Quagliarella davanti al suo Marassi: Samp-Sassuolo, emozioni e 2-2

    L’ultimo dei Mohicani di una generazione intera. L’ultimo meraviglioso grande attaccante di una generazione mitologica, quella della grande Serie A degli anni 2000. Non solo Toni, Gila, Iaquinta, i miti di una generazione. Ieri lacrime ed emozioni, fortissime, per l’ultima in A, davanti al proprio pubblico, di Fabio Quagliarella. Minuto 87 di Sampdoria – Sassuolo: si alza il tabellone luminoso, esce il mitologico numero 27, tutti in piedi a Marassi. Lui saluta la gradinata Sud, quella blucerchiata, sempre gremita nonostante una retrocessione già matematica da settimane. Standing Ovation. Lui si gira, ringrazia, strizza gli occhi, entrambi umidi, riceva l’abbraccio dei suoi compagni di squadra: la partita si ferma, cuore dell’arbitro che acconsente, applaudono pure calciatori del Sassuolo. Scene di un altro calcio, quello che non c’è più, un tempo che passa inesorabilmente, quello della modernità e di ritmi di uno show che must go on. Bello, romantico, vecchie maniera. Ha già detto che resterà in altre categorie, se la Samp avrà bisogno di lui. Ma intanto ieri era inesorabilmente l’ultima in A, davanti alla sua gente. Splendido.

    La gara ha detto tra l’altro 2-2. L’errore di Ferrari per il vantaggio di Gabbiadini, il sorpasso immediato del Sassuolo firmato da solito Berardi prima e da Henrique poi, la traversa di “Mimmo” stesso, fino alla reazione d’orgoglio blucerchiata nella ripresa che porta al fortuito pari in mischia con l’autorete di Erlic. Più palleggio neroverde, qualità chiaramente superiore, ai punti il campo ha detto però 2-2, per l’orgoglio blucerchiato e un club che adesso spera veramente di ritrovare serenità e ripartire dalla cadetteria, al termine di una stagione turbolenta. Ma c’è stato calcio, tanto calcio, molto di più, di quella che poteva esser semplicemente un’amichevole di fine stagione. Fabio Quagliarella. 182 centri in massima serie. Un nobile tra i grandissimi.