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    Politica
    12 Giugno 2023
    “Sui bambini non si scherza”: l’assessore Notaristefano sul tema degli asili nido

    VITERBO – L’ Assessore alle Politiche Sociali Patrizia Notaristefano fa chiarezza sul tema degli asili nido.

    “Sui bambini e le famiglie non si scherza ed è bene fare chiarezza sul provvedimento adottato dall’amministrazione sulle modalità di iscrizione ai nidi per l’anno educativo 2023/2024, che permetterà di raggiungere l’obiettivo “Nidi Gratis” per oltre 40 famiglie in più rispetto allo scorso anno. Partiamo da alcune affermazioni lette sugli organi di stampa, che provvediamo a smentire.“La decisione del comune imporrà gravi difficoltà economiche agli asili nido privati più virtuosi”: falso.In realtà, al contrario, il nuovo sistema premia la virtuosità e la qualità educativa. Le famiglie, infatti, non essendo più obbligate a scegliere i nidi in funzione dei posti messi a disposizione in convenzione, potranno iscrivere i propri figli – sostenute dal rimborso del Comune – nella struttura che ritengono più rispondere alla propria visione educativa e/o alle proprie necessità logistiche. Questo innescherà un miglioramento delle offerte educative, al contrario, proprio perché sarà uno dei criteri di scelta lasciato alle famiglie. Ci teniamo a sottolineare che tutti i nidi aperti sul territorio comunale, convenzionati e non, vengono esaminati al fine di ottenere l’accreditamento per operare: tale valutazione si fonda su criteri di qualità che prescindono dalla successiva stipula di una convenzione con l’ente.

    “Le famiglie che non possono permettersi di anticipare la retta non saranno più libere di scegliere l’asilo nido in base alle proprie esigenze logistiche e educative” e “questa modalità genererà una differenza sociale determinata dall’aspetto economico tra quelle famiglie che sono in grado di anticipare tale importo e coloro che non ne saranno in grado e pertanto saranno costretti a rinunciare al servizio”: falso.Proprio per evitare questa distorsione, l’amministrazione ha previsto di anticipare due mensilità ai beneficiari del contributo. A breve sarà pubblicato il relativo bando, e, non appena le famiglie beneficiarie comunicheranno l’avvenuta iscrizione, sarà erogato l’anticipo.“Ne risentiranno innanzitutto coloro che gestiscono i servizi educativi perché saranno messi a rischio posti di lavoro”: falso.Questa affermazione parte dal presupposto che il cambiamento ridurrà il numero di iscritti, ma non è così. Potendo sostenere un numero maggiore di famiglie che, dalle proiezioni effettuate dall’ufficio dedicato si prevedono essere oltre il doppio, il numero di iscritti può calare solo se lo specifico nido non viene scelto dalle famiglie. La libertà di scelta delle famiglie che in questo modo potranno iscrivere il proprio figlio dove riterranno più opportuno, e non dove saranno disponibili i posti convenzionati, è infatti uno dei perni che ha orientato la decisione.Da ultimo, ricordiamo che questa nuova modalità vale solo per i nuovi iscritti, e non per le riconferme, avendo voluto garantire così una gradualità e un accompagnamento necessario per adattarsi, sia dal punto di vista delle famiglie che dei gestori, al nuovo modello.

    In conclusione, ciò che cambia è la modalità di contribuzione alle spese: invece di pagare direttamente il nido convenzionato, obbligatoriamente 840€ a bambino, il Comune rimborserà direttamente le famiglie per la parte restante rispetto ai bonus già percepiti, fino al 100% dei costi, in funzione del reddito.

    Questo permetterà di supportare più famiglie invece delle sole 37 dello scorso anno, lasciando libera scelta rispetto alla struttura preferita a cui iscrivere il proprio figlio.Resto a disposizione per ogni confronto, avendo peraltro già tenuto nei giorni scorsi incontri dedicati e pianificato per la prossima settimana ulteriori riunioni con le strutture che ne hanno fatto richiesta.