di Simona Tenentini
VITERBO – Conto al ristorante in continuo aumento: è Viterbo a guidare la classifica nazionale per i maggiori rincari.
Secondo una classifica stilata dall’Unione Nazionale Consumatori, infatti, nella Città dei Papi per i Servizi di ristorazione (Tabella n. 2), ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, si riscontra un incremento medio dei prezzi del 15,3% rispetto all’anno precedente, a fronte di un’inflazione annua pari, per l’Italia, al 6,5%,.
Al secondo posto Brindisi, con +12,3% e al terzo Cosenza, +11,5%.
La città più risparmiosa è Trapani (+3%), in seconda posizione Ancora (+3,2). Al terzo posto Terni (+3,4%).
La classifica completa delle città con i maggiori rincari per quanto riguarda servizi di alloggio, di ristorazione, cibo e bevande, è stata elaborata dall’Unione Nazionale Consumatori prendendo in esame gli ultimi dati Istat pubblicati nei giorni scorsi relativi all’inflazione tendenziale di maggio.
er i Servizi di alloggio (tabella n. 1), ossia alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù, se costano in media nazionale il 13,6% in più rispetto a maggio 2022, in alcune città il balzo è assai maggiore.A Firenze, che vince la classifica, il rialzo annuo è del 53%, quasi 4 volte il dato italiano.
Al secondo posto Palermo, con un incremento del 35,9%. Medaglia di bronzo a Milano con +27,7%. Appena giù dal podio Olbia Tempio (+27,2%), seguita da Venezia (+25,5%), Roma, al sesto posto con +20,9%, poi Ravenna (+20%), Caserta (+19,4%) e Treviso (+17,9%). Chiude la top ten Pisa con +17,8%.
