Giunti quasi alla fine di giugno, si completa il puzzle delle panchine in massima serie. Ultimi dettagli e poi tutte le venti in Serie A potranno vantare i loro rispettivi allenatori. Nemmeno metà mese e si andrà in ritiro: bene allestire la programmazione, così come al contempo i direttori sportivi sono chiamati a consegnare agli allenatori scelti quegli elementi e tasselli necessari per allestire rosa e tipo di calcio desiderato. Com’è noto, s’è chiusa ufficialmente due settimane fa l’avventura di Marco Baroni a Lecce: rivelazione per larga parte del campionato, poi primavera tutt’altro che fertile e sofferenza fino alla penultima, quando Colombo consegnò a Monza la salvezza ai salentini all’ultimo respiro. Ma per divergenza di vedute le strade tra Baroni e Lecce si sono separate e dopo qualche problema risolta ogni pendenza per passare ad una diretta concorrente dell’ultima stagione: l’Hellas Verona, che ha salutato il traghettatore Zaffaroni nonostante cavalcata, rimonta e salvezza straordinaria, impensabile sei mesi prima. Manca solo l’annuncio ma Baroni sarà il nuovo allenatore del Verona, mentre Lecce ha già ufficialmente eletto e designato il nuovo tecnico: sarà l’ex Samp Roberto D’Aversa, che sceglie le primordiali terre dell’amico Antonio Conte. Con lui gli assistenti Tarozzi, Sullo e Greco. D’Aversa, accostato nelle passate settimane anche al Frosinone stesso che poi virò su Di Francesco, cerca dunque rilancio in Salento. A proposito di Frosinone, nessun accordo tra Sampdoria e Fabio Grosso: nelle ultime ore fortissima la candidatura di Pirlo, pronto sì a ripartire dalla B, ma sposerà il nuovo progetto di Radrizzani per quella che resta una delle realtà più storiche del nostro calcio.

