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    Politica
    12 Luglio 2023
    Scorie nucleari ok all’autocandidatura, silenzio sui meghi parchi eolici nella Tuscia. Rotelli e Battistoni ambientalisti a fasi alterne

    VITERBO – Scorie nucleari nella Tuscia: i deputati Mauro Rotelli e Francesco Battistoni, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera plaudono la decisione del Ministro dell’ambiente, Pichetto Fratin, di lasciare ai comuni la possibilità di candidarsi autonomamente ad ospitare i siti di stoccaggio.

    Una nota appassionata e addirittura congiunta, cosa che raramente si è verificata nella comunicazione dei duo onorevoli, a significare un sostegno forte ed incondizionato a quelle che sono le istanze del territorio.Perlomeno, alcune istanze.

    La stessa passione non è stata riscontrata, infatti, riguardo un altro dei temi caldi che, di recente, sono balzati agli onori della cronaca: la imminente realizzazione dei mega impianti eolici a Tarquinia e Farnese.

    Installazione di pale che rischiano di deturpare, in maniera violenta ed irreversibile, territori incontaminati e ricchi di biodiversità e contro i quali, di recente, si è mosso anche Sgarbi.Eppure, a ben vedere, solo tre anni fa le posizioni del deputato Mauro Rotelli erano alquanto più radicali nei confronti di un Governo, allora guidato da PD, M5S, Italia Viva e Leu definito “senza coraggio” sul tema delle rinnovabili. ”I governi sono abilissimi nel riempirsi la bocca quando parlano di energie rinnovabili, della riduzione di CO2 e della riduzione della dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di energia, ma lo sono molto meno sulla messa in pratica e sul concreto raggiungimento di questi obiettivi – dichiarava commentando la notizia dell’inammissibilità dei ricorsi presentati dal ministero dei Beni culturali al Tar contro due impianti fotovoltaici nel viterbese.

    Una bocciatura – secondo il deputato – potenzialmente pericolosa per l’intero comparto turistico e che potrebbe affossare ulteriormente interi territori.“Otto aziende interessate, 2 miliardi di euro di investimenti, nessuncosto a carico né dello Stato né dei cittadini, migliaia i posti di lavoro stimati e investimenti focalizzati nell’Alto Lazio, perché zona particolarmente adatta alla costruzione di impianti, sia per la presenza di terreni a basso valore agricolo, che per la presenza di una importante infrastruttura elettrica di alta tensione.

    ”Una posizione nettamente favorevole dunque, alla realizzazione di impianti in grado di creare posti di lavoro e sviluppare l’economia che ora però, a distanza di tre anni, sembra abbastanza annacquata.

    Certo i presupposti sono cambiati, come pure i posti di potere.Ora al governo c’è la Meloni, all’epoca all’opposizione, e il deputato Mauro Rotelli e Francesco Battistoni ricoprono dei ruoli chiave proprio nel settore ambientale, essendo presidente e vicepresidente della Commissione preposta.Forse lo stesso coraggio chiesto all’ epoca dovrebbero averlo proprio adesso….anche se, con migliaia di cittadini sul piede di guerra contro lo scempio di un patrimonio non è così consigliabile.

    Forse meglio tacere…..