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    Cronaca
    2 Agosto 2023
    L’allarme nube tossica a Ciampino e gli effetti collaterali della Giunta Zingaretti

    Mentre a Ciampino mancano le mascherine, sei milioni di FFP2 restano sequestrati e inutilizzati

     

    di  Marco Gubetti

     

    CIAMPINO (RM) – L’incendio alla discarica di Ciampino, che va avanti da ormai cinque giorni, è diventato prima un problema ambientale e adesso anche di salute. Gli ultimi rilevamenti effettuati dall’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa) hanno creato tra gli abitanti della cittadina aeroportuale grandissimo allarme. Oltre ai valori della diossina (che sono altissimi già da domenica, ieri stavano al 37 pg/m3 quando la soglia massima sarebbe dello 0,3), ora a preoccupare autorità e popolazione è la quantità di benzopirene presente nell’aria. Secondo i dati raccolti dall’Arpa Lazio, ieri a Ciampino c’era una quantità di benzopirene (sostanza assai cancerogena) pari a 94 ng/m3, quando il valore soglia è 1. Insomma un’autentica emergenza. Non a caso, fin da sabato sera, gli abitanti della zona sono costretti a restare con le finestre chiuse nonostante il caldo estivo e, quando decidono di avventurarsi fuori, devono girare con la mascherina. E qui arriviamo all’emergenza nell’emergenza. Già, perché nel giro di pochi giorni le mascherine sono andate esaurendosi. Ogni famiglia ha tirato fuori “gli avanzi” della pandemia, ma sono stati sufficienti quattro giorni di allarme diossina perché molti cittadini restassero senza il prezioso presidio medico. Una emergenza che ha il sapore della beffa, visto che fermi, sequestrati dall’Autorità giudiziaria (che indaga sul “pasticciaccio” delle mascherine della Giunta Zingaretti durante la pandemia Covid), ci sono migliaia e migliaia di scatoloni che invecchiano in polverosi magazzini e che contengono al loro interno circa sei milioni di FFP2 che oggi sarebbero fondamentali per la salute dei ciampinesi. C’è da augurarsi che qualcuno – a livello di governo centrale o regionale – faccia notare questo paradosso a chi di dovere e che i cittadini di Ciampino possano avere al più presto a loro disposizione tutte le mascherine di cui necessitano (e che loro malgrado hanno già profumatamente pagato).