di Simona Tenentini
VITERBO – Il paladino contro le ingiustizie Giovanni Faperdue ha iniziato una nuova protesta silenziosa.
Dopo i mesi trascorsi su Strada Acquabianca, a manifestare in maniera pacifica con un cartello in mano per la riapertura dell’arteria dopo il crollo che ne causò per lungo tempo l’interruzione, ora ha spostato la sua attenzione a Viterbo città, per la precisione alla rotonda di via san Lazzaro, nei pressi del cimitero.
Il motivo dello sdegno? Secondo lo storico viterbese si tratterebbe di una realizzazione non a norma.
Ecco, in sintesi, il resoconto della sua protesta.
“Questa mattina ho iniziato l’ottava settimana di presidio attivo alla Rotonda adiacente il Cimitero Monumentale di S. Lazzaro. L’accoglienza degli automobilisti è sempre calda e anche entusiasta. Uno mi ha detto “Bravo!” per tre volte, mentre una signora mi ha fatto i complimenti per la determinazione.
Le foto che mi fanno ormai non si contano più. Poi quando come stamattina e anche sabato mattina li incontro per Viterbo, mi fanno sempre tanti complimenti. In Comune ci pensano sempre, continuamente. Stamattina una nube grigia stazionava su Palazzo dei Priori, è forse generata dal lavoro incessante di decine di cervelli che pensano a come risolvere i problemi di quella rotonda?. Vedremo se la montagna partorirà il topolino.
Io continuo il presidio attivo e non lo cesserò finché non ci saranno provvedimenti che snelliranno il traffico su quella rotonda. Per chi ama i numeri oggi sono arrivato al 36.mo giorno di presidio.