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    Politica
    6 Agosto 2023
    Civitavecchia – Il sindaco Tedesco ha trovato il primo sfidante ufficiale, il generale Paolo Poletti

    Lo “sceriffo” con le greche già al lavoro con due “colonnelli” formidabili e cioè Pietro Tidei e Roberto Serafini

    CIVITAVECCHIA – Il sindaco uscente in quota Lega, Ernesto Tedesco, dopo aver fatto sapere per bocca del ministro e vice premier Matteo Salvini di ricandidarsi da numero uno alla guida del Pincio ha trovato il primo sfidante ufficiale.

    Non parliamo di un personaggio vicino alla politica o un militante qualsiasi. Parliamo di un ex ufficiale, ex generale ed ex comandante di brigata della Guardia di Finanza, Paolo Poletti, che nel corso della sua lunga carriera ha fatto finire nelle patrie galere politici ed imprenditori corrotti.

    Una storia militare impeccabile.

    Paolo Poletti è nato a Civitavecchia (Roma) il 6 giugno 1956. È attualmente Presidente di Securitalia Security Solutions, azienda del gruppo Sicuritalia, specializzata nella business economic e security intelligence, nelle investigazioni contro lo spionaggio industriale e nella sicurezza logica, nonché cibernetica in particolare.

    In precedenza, ha prestato servizio nella Guardia di finanza per 34 anni: licenziato dall’Accademia del Corpo nel 1978, ha raggiunto il grado di Generale di divisione.

    Tra gli incarichi più significativi, è stato Comandante del Nucleo di polizia tributaria di Roma,
    Sottocapo e poi Capo di Stato Maggiore al Comando Generale.

    Nel 2008 è stato nominato Vice direttore dell’Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna, dove ha prestato servizio fino al giugno 2015. Da allora al gennaio 2017 ha ricoperto lo stesso incarico presso l’Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna.

    Nel marzo del corrente anno ha assunto la carica presso Securitalia Security Solutions.

    LA CARRIERA

    Da ufficiale superiore, Poletti ha retto, tra l’altro, l’Ufficio Personale Ufficiali ed il I Reparto (“Personale”) del Comando Generale della Guardia di Finanza, nonché il Nucleo Regionale di polizia tributaria “Lazio”. Dall’aprile del 2004, il generale Poletti ha svolto le funzioni di Sottocapo di Stato Maggiore presso il Comando Generale del Corpo.

    Dal 2002 al 2006 Poletti è stato Presidente del Consiglio Centrale di Rappresentanza per i militari della Guardia di Finanza. Ha svolto attività di docenza di materie tecnico-professionali presso i Reparti di istruzione e di post-formazione del Corpo, nonché presso Istituti universitari.

    Leggendo la sua storia, i suoi rapporti sembra davvero poco credibile che abbia deciso di auto degradarsi e scegliere di fare il sindaco a Civitavecchia mollando tutto quello che oggi fa.

    Forse è arrivato a fine corsa e da “vecchietto” ha capito che il mondo che lo circonda non è più alla sua portata (noi non ci crediamo, ndr).

    Soprattutto oggi che è scoppiata la grana dei dossieraggi una figura come la sua, da consulente, sarà di certo ricercatissima.

    I suoi colonnelli sul territorio non sono certo due pivelli. Da una parte c’è l’ottuagenario Pietro Tidei, già sindaco della Città di Traiana più volte. già sindaco e ri-sindaco di Santa Marinella e ed ex deputato. Dall’altra il rampante ed imprenditore di successo Roberto Serafini che dopo aver ammesso di essere stato lui ad imporre la figura di Ernesto Tedesco quattro anni fa, riconosciuto l’errore, lo ha mollato per sedersi al fianco del politico con le greche.

    Ci sono tutte le condizioni per formare una squadra di livello anche se, la storia insegna, chi ha fatto il comandante nella vita difficilmente si trova a proprio agio con la pubblica amministrazione e i suoi eccessi tra fancazzisti, burocrazie, decisioni da prendere a rischio di imbrattare la propria fedina penale, ecc.

    Evidentemente Paolo Poletti ha deciso di provare l’ebrezza di stare dall’altra parte della barricata e chissà che non gli riesca. L’obiettivo dei colonnelli è semplice. Copiare il modello Frontini a Viterbo. Gruppone civico con dentro di tutto e di più a propria discrezione.

    Chiara Frontini ha vinto sì, ma sembra già essere a fine corsa perché avere un gruppo così eterogeneo non paga. Non ha mai pagato.