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    Economia e Lavoro
    31 Agosto 2023
    Porti del Lazio, primo semestre 2023 positivo grazie a passeggeri e auto in polizza

    Musolino: “Sulle crociere ci stiamo avvicinando a risultati storici”

     

    CIVITAVECCHIA – Oggi a Civitavecchia sono stati presentati i numeri del primo semestre 2023 del network di porti nel Lazio e il bilancio alla fine è positivo. C’è qualche settore che fa segnare un arretramento rispetto al 2022 – in particolare quello delle merci solide fa segnare un -3% -, ma sono dati che non preoccupano più di tanto e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, Pino Musolino, spiega il perché. «Sono numeri importanti e significativi – evidenzia Musolino durante la presentazione dei dati questa mattina a Molo Vespucci – che confermano la piena ripartenza dei settori classici su cui già abbiamo competenze, e quindi le crociere, ma anche ro-ro e ro-pax, così come le auto, che sono tornate a crescere in maniera esponenziale. Certo, qualche segnale negativo c’è, ma è fortemente condizionato da elementi macroeconomici e di sistema». E in effetti il traffico passeggeri veleggia verso numeri eccezionali. Già, perché il settore si è ormai completamente lasciato alle spalle il periodo pandemico, recuperando quanto perso e anzi aspirando a un risultato che a fine anno potrebbe andare oltre ogni aspettativa. Soprattutto per quanto riguarda le crociere che, già a fine giugno, erano arrivate a 1,173,112 passeggeri movimentati (+86% rispetto allo stesso periodo del 2022). «Ad agosto abbiamo già superato i due milioni, dato che lo scorso anno – ha sottolineato il presidente – avevamo raggiunto ad ottobre. Ci avviciniamo a risultati che potrebbero essere storici». Numeri che fanno ben sperare per la conquista del primato nel Mediterraneo, con il testa a testa tra Civitavecchia e Barcellona. Anche i traghetti di linea hanno già fatto registrare un + 23,4% rispetto a giugno 2022, ma aggiungendo il boom avuto tra luglio e agosto si comprende bene l’impatto sui traffici. «Andremo anche meglio – sottolinea Musolino – una volta terminati i lavori per l’ultimo miglio ferroviario e altre infrastrutture, e in vista del Giubileo del 2025 e, perché no, di Expo 2030, contiamo di confermarci hub fondamentale di ingresso in Italia non solo per i passeggeri crocieristi». Altro settore in crescita esponenziale è poi quello della autovetture in polizza: rispetto a giugno dello scorso anno, infatti, l’incremento è del 77,8%, con 38.084 auto in più. «Abbiamo saputo rispondere alle esigenze del mercato – aggiunto il presidente dell’Adsp – garantendo nuovi spazi, come ad esempio quello dell’ex cantiere Privilege senza i quali saremmo stati costretti a mandare altrove le auto». Il calo nel settore delle merci è in effetti sensibile, ma la congiuntura economica globale, in particolare l’inflazione, ha portato il settore a contrarre gli scambi in tutto il mondo. «Segnali negativi arrivano anche dalla Cina – spiega ancora Musolino – dove si registra un -27% dell’export. Se guardiamo il calo del carbone, arrivato ad un -25,3% , questo è legato alla strategia nazionale e non solo del phase out, con Civitavecchia che sta giocando un ruolo strategico in vista del 2025; noi ci siamo e abbiamo garantito al tavolo che si è aperto al Ministero la massima collaborazione per arrivare, grazie anche all’impegno della Regione e del vicepresidente Angelilli, ad avere in campo una proposta che sia seria e concreta. Nel frattempo, grazie al lavoro degli operatori tutti e dei nostri uffici, stiamo portando avanti il discorso della diversificazione dei traffici. Sul dato di settembre/ottobre avremo delle interessanti new entry, che riguardano ad esempio il tufo, la pozzolana e nuovi materiali di recupero, come pneumatici dismessi, nell’ambito dell’economia circolare. Insomma, il calo del carbone era prevedibile e non deve stupire; l’importante è aver iniziato a lavorare per creare alternative vere e credibili per recuperare quanto andremo a perdere». A spiegare ancora i segnali negativi che giungono dalle banchine c’è anche l’aumento dei costi delle tariffe per il nolo delle navi che ha costretti molti operatori a tornare al ferro o alla gomma per gli spostamenti. Tutto il network del Tirreno Centro-Settentrionale ha funzionato bene, perché anche i numeri di Gaeta sono positivi, «con lo scalo pontino – dice soddisfatto Musolino – che farà segnare un dato storico, visto che a luglio ha movimentato anche i primi contenitori». Per quanto riguarda i Fiumicino, infine, il presidente dell’Autorità conferma che «siamo ormai pronti alla posa della prima pietra del nuovo porto, per un appalto da 36 milioni».