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    Gusto
    8 Settembre 2023
    Guida Michelin, 24 i nuovi ristoranti di settembre 2023

    Per il Lazio, Li Somari di Tivoli e cinque locali nel perugino

    Nuova Guida MICHELIN Italia 2024, in attesa della la famosa cerimonia annuale di presentazione, gli ispettori proseguono con il loro lavoro e continuano a visitare i ristoranti italiani per scovare i migliori. Così, ogni mese dell’anno, nel sito ufficiale della Guida Michelin vengono svelati con anticipo i nomi dei nuovi ristoranti che verranno poi aggiunti. Queste strutture saranno presenti all’interno della prossima edizione italiana ma non è ancora stato reso noto quale riconoscimento, tra StellaStella Verde o Bib Gourmand, verrà loro assegnato. Per scoprire tutti i dettagli è necessario attendere la prossima cerimonia annuale. Quello che si sa per ora è che per il mese di settembre 2023 le new entry identificate sono ben 24.

    Ada – Perugia PG

    Nel centro storico, a pochi passi dalla cinta muraria etrusca del III sec. a.C., un nuovo locale dal confort contemporaneo dove una cuoca esperta propone la sua cucina fatta di colori e sapori che richiamano questa terra, e le sue acque dolci ma non solo, con una proposta basata su due menù degustazione o una soddisfacente scelta alla carta. Noi abbiamo apprezzato molto l’anguilla alla brace nel suo “tegamaccio” (zuppa locale di pesci d’acqua dolce), così come la visita finale nelle misteriose cantine: un tempo passaggio segreto oggi scrigno di ottime e variegate proposte gestite da un appassionato sommelier.

    aldìVino – Corciano PG

    Le sale interne, arredate con tante bottiglie di vino alle pareti, hanno uno stile da bistrot bon ton, mentre per la bella stagione c’è un raccolto servizio all’aperto. La cucina è contemporanea e creativa, con una proposta articolata in tre menù degustazione da cui si possono estrarre singoli piatti alla carta. Noi vi consigliamo l’assaggio dei due piatti iconici dello chef: Calamaro dripping e Spaghettone burro affumicato, ostrica e lampone. Dopodiché sbizzarritevi tra le proposte di Terra, Acqua o Vegetale.

    I Rodella – Deruta PG

    Il complesso, che comprende anche sette camere e due junior suites, risale all’inizio del 1600 e fu voluto dalla Chiesa come stazione di posta sulla strada verso Roma. Da tanti anni la gestione è in mano a una famiglia di origini venete, con due fratelli gemelli dal curriculum significativo in cucina e un terzo, sommelier, in sala. La loro proposta, che va oltre l’ispirazione locale, è stata concepita con una visione moderna sia nell’accostamento di gusti (erbe del loro orto) e sapori, sia nella presentazione dei piatti, sempre generosi e gustosi. Il consiglio è fare come abbiamo fatto noi, cioè lasciarsi consigliare dal capace Samuele e assaggiare ciò che Stefano e Andrea prepareranno per voi con passione e competenza.

    Il Giurista – Perugia PG

    Il giurista del nome (a cui è dedicata anche la via) è Bartolo da Sassoferrato, insigne giureconsulto del XIV secolo. Dalla strada si scende qualche metro per accedere in sale accoglienti, un ambiente storico con volte a mattoni vivi, molto fresco e apprezzato in estate. La cucina è legata alle tradizioni del territorio con una carta tutta dedicata alla terra, che in stagione si arricchisce di una sezione sugli abbinamenti con il tartufo nero. Servizio attento e cortese.

    Zafferano – Città della Pieve PG

    Città della Pieve è famosa per lo zafferano, ma anche per il vicolo Baciadonne, “uno dei più stretti d’Italia” nel bel centro storico che vi consigliamo di visitare con una passeggiata quando vi sarete alzati dai locali interni o dalla bella veranda estiva di questo accogliente ristorante che, ospitato in un signorile e raccolto hotel, propone sapori a cavallo tra Umbria e Toscana.

    Li Somari – Tivoli RM

    Famosa per la villa dell’imperatore Adriano e per la rinascimentale Villa d’Este, Tivoli è oggi nel taccuino dei buongustai per un appuntamento gastronomico imperdibile in un piccolo e raccolto locale, in cui Adriano Baldassarre propone la sua cucina. Ravioli di coda alla vaccinara, trippa, una pagina intera dedicata al quinto quarto e la panzanella e salmerino by Alessandro Narducci, omaggio ad un cuoco amico. All’inizio del menu viene presentato il manifesto della sostenibilità con le pratiche adottate per una ristorazione consapevole. Alcuni tavoli sulla passeggiata assicurano l’esperienza all’aperto.

    Zafferano – Città della Pieve PG

    Città della Pieve è famosa per lo zafferano, ma anche per il vicolo Baciadonne, “uno dei più stretti d’Italia” nel bel centro storico che vi consigliamo di visitare con una passeggiata quando vi sarete alzati dai locali interni o dalla bella veranda estiva di questo accogliente ristorante che, ospitato in un signorile e raccolto hotel, propone sapori a cavallo tra Umbria e Toscana.

    Li Somari – Tivoli RM

    Famosa per la villa dell’imperatore Adriano e per la rinascimentale Villa d’Este, Tivoli è oggi nel taccuino dei buongustai per un appuntamento gastronomico imperdibile in un piccolo e raccolto locale, in cui Adriano Baldassarre propone la sua cucina. Ravioli di coda alla vaccinara, trippa, una pagina intera dedicata al quinto quarto e la panzanella e salmerino by Alessandro Narducci, omaggio ad un cuoco amico. All’inizio del menu viene presentato il manifesto della sostenibilità con le pratiche adottate per una ristorazione consapevole. Alcuni tavoli sulla passeggiata assicurano l’esperienza all’aperto.

    Gli altri premiati:

    Osteria Grande – Arezzo AR, Saporium – Chiusdino SI, Agli Amici Dopolavoro – Venezia VE, Alessandro Mecca al Castello di Grinzane Cavour – Grinzane Cavour CN, Alici – Amalfi SA, Celèstia – Cesenatico FC, Coltivare – La Morra CN, Hosteria del Platano – Varenna LC, La Botte – Stresa VB, La Cerreta Osteria – Sassetta LI, Nin – Brenzone sul Garda VR, Osteria Arborina – La Morra CN, Osteria de’ Mercati – Sassari SS, Sa Mandra – Alghero SS, Savô – Laigueglia SV, Verbano – Isola Superiore (VB), Verso Capitaneo – Milano MI, Viva il Bistrot – Noto SI.

    B.F.