L’ambito riconoscimento firmato Gambero Rosso per gli “impasti in continuo divenire”
“Pizza dell’anno” alla Capricciosa di Mare di Clementina a Fiumicino
VITERBO – È uscita il 28 settembre, la guida “Pizzerie d’Italia 2024” del Gambero Rosso. Una panoramica italiana dell’alimento più amato e consumato al mondo. Oltre 700 i locali segnalati e menzionati delle migliori pizzerie in circolazione, dove, oltre a ingredienti di indiscussa qualità, vincono le tecniche di lavorazione accompagnate a ricerca e sperimentazione all’insegna della sostenibilità e stagionalità.103 le insegne italiane ad aver ricevuto massimo riconoscimento: “Tre Spicchi”Tra le regioni con le migliori pizzerie in testa la Campania, dove spopolano la provincia di Napoli e quella di Caserta, seguita dal Lazio, che va molto bene anche nel campo della pizza al taglio, e dalla Toscana. Mancano all’appello Molise, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto-Adige, almeno per quanto riguarda i premi più prestigiosi, mentre la Tuscia continua ad essere presente grazie al lavoro di Marco Ceccobelli de Il Casaletto di Grotte Santo Stefano, frazione di Viterbo.Di lui e de Il Casaletto la prestigiosa guida dichiara: “Ha raggiunto notevoli livelli tra idrolisi e lievito madre. Sperimenta e mette a punto impasti in continuo divenire scegliendo personalmente le farine. Sempre nel solco della qualità, la pizzeria non abbandona la dimensione agricola del posto. Impasti, lievitazioni e farine che cambiano in base alla pizza: la pala, al grano Aca di Luca di Piero. Per la fritta tipo 1 grano tenero Bologna di Valentini di Tuscania”.Un lavoro e un riconoscimento reso possibile grazie al lavoro di squadra portato avanti da due generazioni dei Ceccobelli, fianco a fianco. Prima con il padre Sauro che negli anni ’60 ha dato vita all’azienda agricola seguita ora dal fratello Stefano. Sua la cura dell’allevamento dei maiali allo stato brado e dell’arte norcina che gli è valsa il premio speciale nel 2023 di “miglior azienda di salumi a filiera chiusa”. Un luogo immerso nelle campagne viterbesi dove si celebra il culto delle materie prime: olio, carne, salumi, farina, formaggi, ortaggi, tutti di provenienza locale e garantita dal rigore di Marco che sceglie personalmente i prodotti della sua cucina, addirittura i dessert, proposti da Donata Bacceliere seguono stagioni e territorio in un tripudio di colori e sapori da mandare in estasi i più golosi, e per i quali vale sicuramente il viaggio.Da assaggiare anche, tra i premi speciali della guida: “Le Pizze dell’Anno”, la Capricciosa di Mare della pizzeria Clementina di Fiumicino, realizzata dal lievitista Luca Pezzetta: l’impasto è realizzato con lievito madre vivo e farina italiana. La pizza è stesa con il mattarello e cotta nel forno a legna: è condita con prosciutto di tonno (o di ricciola) fatto in casa, bottarga artigianale, stracotto di datterino, stracci di mozzarella di bufala, terra di olive e petali di carciofo alla giudia.
I Tre Spicchi nel LAZIO
Agriristorante Il Casaletto – Viterbo
Pupillo Pura Pizza – Priverno (Lt)
Pupillo Pura Pizza – Frosinone
50 Kalò Di Ciro Salvo – Roma
A Rota – Roma
Seu Pizza Illuminati – Roma
Allegrio – Roma
Diego Vitagliano Pizzeria – Roma
San Martino Pizza & Bolle Roma
180g Pizzeria Romana – Roma
Sbanco – Roma
Tonda – Roma
La Gatta Mangiona – Roma
Casale Rufini – Gallicano Nel Lazio (Rm)
Mater – Fiano Romano (Rm)
Pizzeria Clementina – Fiumicino (Rm)
Le migliori pizzerie con le Tre rotelle ( al taglio) del Gambero Rosso
Pizzarium – Roma
Panificio Bonci – Roma
Renato Bosco Bakery
Campana Pizza in teglia – Corigliano Calabro (CS)
Lievito Francesco Arnesano – Roma
Masardona – Napoli
Oliva Pizzamore – Acri (CS)
Tellia – Torino
Forno Brisa – Bologna
Lievin Castione della Presolana (BG)
Davide Longoni – Milano
Menchetti – Arezzo
L’orso in teglia – Messina
Pizzeria Sancho – Fiumicino (RM)
B. F.