La Fiorentina europea non riesce a spiccare il volo. Stavolta la partenza in Conference va senz’altro considerata al di sotto delle aspettative. Dopo il 2-2 col Genk arriva pure quello interno con gli ungheresi del Ferencvaros di Stankovic, che conquista la sua piccola rivincita italiana dopo la retrocessione blucerchiata e sorprende Franchi e Firenze. La viola rimonta ma non basta: serviva vincere, missione incompiuta. Gara che ha visto gli ungheresi avanti fino al tramonto del match, vicinissimi al grande colpo esterno. Ferencvaros che sviluppa bene e sorprende la difesa viola, chiudendo la prima frazione meritatamente avanti. E nella ripresa trova addirittura il raddoppio, freddando la viola e sfiorando il colpo del definitivo ko, con un clamoroso palo in ripartenza. Pubblico ammutolito e Italiano sorpreso: serve reazione. La chiave di volta è la zuccata di Barak che riapre la contesta: allora grande finale. La Fiorentina attacca, Nico ispira come sempre, troverebbe il pari ma VAR annulla. L’appuntamento col 2-2 è soltanto rimandato: assalto a pareggio di Ikoné. 7 lunghi estremi minuti di recupero, paura ospite, assalto viola: gran botta di Nico, illusione ottica, palla fuori e 2-2 finale. Per come poteva andare, soprattutto per come s’era messa, forse gran sospiro di sollievo. Ma a livello di prestazione e missioni da conseguire, sicuramente è un punto che non ha minimamente lo stesso valore di quello di Genk. Anche perchè con doppio 2-2 e soli due punti, la classifica resta sì apertissima ma senz’altro al di sotto delle aspettative. Non delle migliori. Il Genk ha battuto lo stesso Cukaricki ed è in testa a 4 lunghezze con gli ungheresi di Stankovic. Adesso necessariamente bottino pieno con la piccola matricola serba: trasferta insidiosa a livello d’ambiente ma la differenza dei valori in campo non ammette altri risultati, così come l’evoluzione dello stesso girone.