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    Economia e Lavoro
    6 Dicembre 2023
    Automotive, l’allarme della Regione su Stellantis. Angelilli: “Chiediamo chiarezza”

    Si è riunito oggi al Ministero per il Made in Italy il primo tavolo dedicato al settore: in primo piano il futuro dello stabilimento di Cassino

     

    ROMA – Si è riunito oggi al Ministero per il Made in Italy il primo tavolo ufficiale sull’automotive, alla presenza del ministro Adolfo Urso e del sottosegretario Fausta Bergamotto. All’incontro era presente anche il vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, oltre al sindaco di Cassino, Enzo Salera e al primo cittadino di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, per evidenziare la situazione relativa a Stellantis, che negli ultimi mesi ha destato notevole preoccupazione. Nel tavolo, che si è svolto in un clima di massima concretezza e collaborazione, le Istituzioni hanno richiamato Stellantis alle proprie responsabilità, facendo presente che gli incentivi dovranno essere condizionati all’aumento della produttività. «Durante l’incontro, in linea con le iniziative a livello nazionale, abbiamo confermato per gennaio l’apertura di un tavolo di lavoro regionale, come indicato nella recente mozione votata in Consiglio regionale all’unanimità su Stellantis», ha annunciato alla termine della riunione il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio e Artigianato, all’Industria e Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli. «Abbiamo apprezzato la dichiarazione di Stellantis – ha spiegato ancora la Angelilli – che è determinata a mantenere una centralità dell’Italia per gli investimenti e la produzione. Ma ho chiesto chiarezza alla multinazionale sulle modalità della riorganizzazione, sui volumi produttivi futuri e sui segmenti dello stabilimento di Piedimonte San Germano». Il tavolo ha stigmatizzato nel merito e nel metodo in modo netto e unanime il progetto di vendita di alcune sedi Stellantis, compresa quella di Cassino, che ha generato un grande disappunto e un vero e proprio allarme sociale tra i lavoratori sui territori. Inoltre, sono stati annunciati cinque sottotavoli per lo sviluppo sull’automotive che partiranno a breve: mercato per la produzione, con obiettivo 1 milione di veicoli; competitività ed efficientamento degli stabilimenti italiani; investimento su ricerca e sviluppo; componentistica con il suo indotto; riqualificazione delle competenze alla luce della transizione verde.